Alla scoperta dell'ultima fatica realizzata da Arc System Works, lo studio giapponese autore di un nuovo picchiaduro a squadre con i personaggi di Marvel
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Tra i videogiochi più attesi del 2026 c'è Marvel Tokon: Fighting Souls, nuovo picchiaduro a squadre con protagonisti gli eroi e antagonisti dei fumetti Marvel. Non è certo la prima volta che i volti della Casa delle Idee diventano i volti di un videogame del genere, eppure ogni nuovo annuncio crea un certo tumulto tra gli appassionati del genere. La nuova opera di Arc System Works e PlayStation non fa eccezione.
Il merito è di certo in parte dato dalla popolarità dei suddetti supereroi e supercattivi creati negli anni dal colosso dei fumetti, ma anche delle serie Marvel Super Heroes e, successivamente, Marvel vs. Capcom. Non tanto per il loro successo economico, quanto per la loro capacità di imprimere un ricordo condiviso nella community, soprattutto grazie al circuito competitivo dei due titoli più celebri (Marvel vs. Capcom 2 e Marvel vs. Capcom 3).
Pubblicare un picchiaduro incentrato su questi stessi supereroi, perlopiù scegliendo una formula a squadre (per quanto profondamente diversa da quella presente nei videogiochi Capcom) posiziona il nuovo progetto di Arc System Works nella scia dei classici che l'hanno preceduto. Il compito della software house giapponese è quindi di sfruttare la spinta che questa scia può dargli... evitando di rimanerne offuscato.
Tgcom24 e Mastergame hanno preso parte alla seconda beta chiusa di Marvel Tokon: dal 5 al 7 dicembre i server hanno lasciato entrare un buon numero di giocatori, mettendo a loro disposizione un roster piuttosto contenuto ma ben variegato: oltre a combattenti già visti come Capitan America, Iron Man e Tempesta, si sono aggiunti Ghost Rider e Spider-Man, fin qui apparsi unicamente nei video promozionali. Il primo impatto è stato decisamente intrigante: pur nella (comprensibile) rigidità dell'ambiente della beta, priva di modalità allenamento e interamente finalizzato a testare gli scontri diretti, il gioco sembra sicuramente avere del potenziale.
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Per chi non lo sapesse, Marvel Tokon è un picchiaduro a squadre, quattro contro quattro, con una barra della vita condivisa, al contrario di altri videogiochi di questo genere, in cui ogni personaggio della squadra ha il proprio indicatore della salute. Se la struttura presente in questa beta dovesse essere confermata nella versione finale del gioco, la forma standard degli incontri sarebbe al meglio di cinque round, con un risultato finale definito al meglio di cinque match.
Gli scontri si evolvono da un round all'altro in due direzioni. Dal punto di vista delle arene di gioco, c'è un numero variabile di transizioni a disposizione, ovvero un numero variabile di volte in cui determinati attacchi, eseguiti vicino all'angolo (come prese o mosse speciali) spostano i lottatori in una parte diversa dello scenario, riportandoli in posizione centrale. La nuova arena dedicata agli X-Men, per esempio, ne è del tutto priva e, di conseguenza, è molto più semplice spingere all'angolo l'avversario e imporre una pressione molto oppressiva (o viceversa).
Anche le squadre hanno una loro evoluzione: l'incontro comincia solo con il personaggio attivo e un singolo assist. Per richiamare all'azione gli alleati mancanti ci sono diversi modi: eseguire wall-splat (ovvero "schiacciare" a muro l'avversario con una combo), innescare una transizione nello scenario o (per riequilibrare un po' la faccenda) perdere un round. Maggiore il numero degli alleati a disposizione, tante più saranno le possibilità in termini di combo, pressing e difesa: infatti, richiamare un alleato per prolungare la combo con un assist, forzare la parata dell'avversario al termine di una serie di colpi bloccati e utilizzare le tecniche di contrattacco in difesa sono tutte azioni che condividono lo stesso indicatore (posizionato sotto la barra della vita).
Il primo impatto con un picchiaduro in assenza di modalità allenamento è un'esperienza sempre molto stimolante. Al netto di una prolungata sequenza tutorial iniziale, il gioco in questa forma fa affidamento fondamentalmente su tre elementi per rendere le partite immediatamente accessibili e divertenti. In primis il movimento: la velocità di spostamento a terra (sia la camminata che la corsa) è ridotta e il salto ha una traiettoria ampia e una durata generosa. In questo modo, Tokon mantiene un'elevata leggibilità di base dell'azione, che tuttavia trova ampi margini per scalare grazie all'utilizzo combinato di assist, scatti aerei e, soprattutto, cambi di personaggi attivi post-assist.
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In secondo luogo, i comandi semplificati (tasto dedicato seguito da direzione) permettono al giocatore di sperimentare tra i quattro personaggi della propria squadra senza la necessità di uno studio approfondito dell'elenco mosse. Qui, un vocabolario tradizionale di mosse speciali facilmente riconoscibili viene ampliato dalle azioni uniche del supereroe o supercattivo del caso: Spider-Man può usare le ragnatele per spostarsi con estrema facilità sul campo di battaglia, mentre Capitan America lancia in diverse traiettorie il suo scudo, facendolo rimbalzare più volte sui bordi dell'arena.
Infine, le combo automatiche di tre tipologie (ormai presenza pressoché fissa nei picchiaduro bidimensionali moderni) liberano carico mentale al giocatore alle prime armi, dandogli accesso a sequenze dal danno contenuto ma dal facile utilizzo. In questa fase non è da escludere che singole parti delle combo automatiche non possano essere utilizzate all'interno di combo più avanzate, come avveniva in un altro celebre picchiaduro di Arc System Works, Dragon Ball FighterZ.
Già senza l'accesso alla modalità allenamento, si cominciano a intravedere combo discretamente prolungate che, grazie all'utilizzo di assist e tecniche super, arrivavano a cancellare ben più di metà della barra della vita del malcapitato. Questo però comporta un "all-in" offensivo che preclude l'utilizzo delle potenti tecniche difensive messe a disposizione da Tokon ai giocatori: occorrerà passare un po' di tempo con la versione finale del gioco per poter toccare con mano il bilanciamento tra questi elementi.
Due fattori rispetto al sistema di assist del gioco, per ora, lasciano interdetti. L'utilizzo dell'assist al di fuori delle combo sembra piuttosto lento, soprattutto considerando il rischio di subire danni davvero enormi qualora i due personaggi a schermo finiscano in una combo nemica e, inoltre, questo sistema di sblocco degli assist graduale premia molto chi riesce a impostare una buona offensiva, mettendo ulteriormente in difficoltà il giocatore in svantaggio, fattore doppiamente strano se si considera che, a oggi, non c'è una vera e propria meccanica "da rimonta", com'era il fantomatico X Factor di Marvel Vs. Capcom 3.
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A ogni modo, per il momento questa beta è sicuramente riuscita ad alimentare l'interesse verso il gioco, anche grazie a una componente online piacevolmente liscia e immediata. Dato che Marvel Tokon ancora non ha una data di uscita vera e propria, aleggiando ancora a un vago 2026, avremo di certo tempo per vedere altri frammenti svelarsi poco a poco: se siete appassionati di picchiaduro a squadre, il consiglio è certamente di tenerlo d'occhio in attesa dei prossimi sviluppi.