Nevica a Londra: nel centro della città c'è chi si muove con gli sci
Nella zona di di Oxford Circus qualcuno ha utilizzato un insolito mezzo di trasporto
La bufera che si è scatenata sul Regno Unito ha portato temperature rigidissime e neve , provocando enormi disagi soprattutto ai trasporti. C'è anche, però, chi ha pensato di sfruttare la nevicata per indossare gli sci e muoversi così nelle vie del centro di Londra , attirando l'attenzione di tutti i presenti.
Tra questi, Nicola Heath ha ripreso il protagonista della trovata pubblicando le immagini sui social , scatenando una serie di divertenti commenti in cui anche altri cittadini inglesi dimostravano di aver provato a sciare per le vie delle loro città.
Leggi anche
contenuto sponsorizzato
Dalla creatività colorata e dal senso di responsabilità che caratterizzano i due brand nasce la nuova Coccinelle Rabbit Bag
L’installazione “THE REBEL SIDE OF DESIGN” racconta, tra innovazione e sostenibilità, la visione del futuro del brand automobilistico di Barcellona
Estetica e funzionalità si fondono nei frangisole e nei sistemi di rivestimento dell’azienda bellunese, oggi presenti in alcune delle strutture più all’avanguardia del panorama architettonico internazionale
Basta una firma per dare una speranza e un futuro a migliaia di persone anche all’estero. Ad esempio in Sri Lanka, Paese martoriato da decenni di guerra civile e dal disastroso tsunami del 2004, dove è stato finanziato un progetto per l’accesso allo studio
Leggi anche
contenuto sponsorizzato
Dalla creatività colorata e dal senso di responsabilità che caratterizzano i due brand nasce la nuova Coccinelle Rabbit Bag
L’installazione “THE REBEL SIDE OF DESIGN” racconta, tra innovazione e sostenibilità, la visione del futuro del brand automobilistico di Barcellona
Estetica e funzionalità si fondono nei frangisole e nei sistemi di rivestimento dell’azienda bellunese, oggi presenti in alcune delle strutture più all’avanguardia del panorama architettonico internazionale
Basta una firma per dare una speranza e un futuro a migliaia di persone anche all’estero. Ad esempio in Sri Lanka, Paese martoriato da decenni di guerra civile e dal disastroso tsunami del 2004, dove è stato finanziato un progetto per l’accesso allo studio