storie di moda

Barbara Rizzi. La business woman contemporanea si veste di sofisticata eleganza

La sartorialità Made in Italy per donne dal fascino audace 

di Elena Misericordia
29 Nov 2023 - 05:00

Barbara Rizzi, imprenditrice e designer di moda, è la fondatrice del brand omonimo: un marchio tutto italiano specializzato nella produzione e distribuzione di abbigliamento e accessori per il pubblico femminile. Le sue creazioni, sin dalla prima collezione, lanciata sul mercato nel 2022, si rivolgono a una donna moderna e indipendente, audace e sofisticata, che combatte ogni giorno per affermare il proprio ruolo nel mondo, con grinta e determinazione, senza però mai rinunciare alla più autentica femminilità.

Barbara Rizzi. La business woman contemporanea si veste di sofisticata eleganza

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Uno stile unico e versatile, elegante e sensuale, che si realizza attraverso le tecniche della antica sartorialità Made in Italy. L’ossessione per i dettagli e la lavorazione artigianale sono i pilastri portanti della produzione: i bottoni sono ricoperti in georgette, gli interni foderati in seta leggera stampata o color block.

Abiti, jumpsuit, capispalla, gonne e pantaloni, sono proposti in diversi tessuti pregiati, arricchiti da ricami in pietra o effetto 3D lavorato a mano. Protagonisti indiscussi il broccato e la seta, quest’ultima declinata in diverse lavorazioni e varianti, come l’organza lurex, l’enver satin, il cady, il tulle e il crêpe de chine. Le stampe riportano il pavone, simbolo primario del brand, e la tigre, elemento nuovo, introdotto dalla stagione FW23.

I colori sono accesi e decisi, espressi in diverse tonalità che rappresentano la magnificenza dei grandi imperi, come l’oro e il verde smeraldo, ma anche il blue navy, il glicine e il ruggine.

Abiti per donne vere, comodi e versatili, che esaltano le forme del corpo. Le creazioni Barbara Rizzi offrono alla donna contemporanea un’armatura sartoriale pronta per essere indossata, celebrando il fascino e la forza della femminilità, con un immancabile tocco glamour. 

Chi è Barbara Rizzi? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione? 

Sono una donna, una mamma, un'imprenditrice e una moglie. Provengo da una famiglia di grandi lavoratori e la mia passione per il mondo fashion è nata insieme a me. Sin da bambina, infatti, ho imparato a lavorare all'uncinetto e a tagliare e cucire tessuti dalla nonna paterna. Dalla nonna materna, invece, ho appreso il lavoro a maglia con gli aghi, il rammendo e il ricamo. Disegnavo i miei abitini di cotone per le vacanze al mare, i miei vestiti di carnevale, l'abito per il primo giorno di scuola e quello per il cenone di Capodanno. Finito il Liceo linguistico, ho frequentato per tre anni la scuola Carlo Secoli di Milano, dove ho conseguito il diploma di stilismo e figurino industriale, allo stesso tempo ho lavorato in aeroporto come responsabile di scalo per la compagnia aerea AirOne.

Quando e com’è nato il brand che porta il tuo nome? 

Fin da piccola ho sempre desiderato aprire un giorno la mia casa di moda, il mio atelier… Una volta conseguito il diploma e dopo diversi anni di esperienza nel mondo del lavoro in altri settori, all'età di ventisette anni, ho cercato il modo e il capitale per avviare il mio marchio. Nel frattempo, sono entrata a far parte dell’azienda paterna, la Rivair, come addetta commerciale. Dopo la prematura scomparsa di mio padre, per rispetto delle persone che ci lavoravano e per il grande lavoro svolto dalla mia famiglia, l'azienda è rimasta sulle mie spalle. Per mia scelta mi sono così ritrovata immersa in un mondo - fatto di meccanica e quasi esclusivamente di uomini - di cui non conoscevo niente. Di conseguenza il mio sogno di diventare fashion designer è passato in secondo piano. Quindici anni dopo, la nostra realtà si è affermata come una delle aziende più rilevanti nel mondo dell'aria compressa, con un portfolio clienti estremamente importante e diverse sedi all'estero. Per me era finalmente giunto il momento. A luglio 2021 la società RIVAIR Air Compressor ha aperto la BR Atelier s.r.l. A oggi le gestisco entrambe.

Quali sono le cifre stilistico-distintive delle tue collezioni? 

Il mio non è uno stile semplice, ma estremamente accattivante e affascinante. È uno stile particolare, per occasioni speciali, colmo di colori e accessori che impreziosiscono il capo. Amo i ricami perché mi riportano alla mia infanzia e perché rendono ogni pezzo unico e personale. Adoro realizzare ciò che l’ispirazione, forte come un uragano, porta con sé. È proprio questo uragano che trasferisco sempre nelle mie collezioni perché venga indossato. Il verde, l'oro e il rosa, sono le nuances immancabile nelle mie creazioni. Le giacche sono il mio punto di forza, con spalline che richiamano lo stile militaresco, per ricordarmi la battaglia che combatto ogni giorno, in un mondo di meccanica e di uomini, in cui ho imparato a vincere. 
Ci sono inoltre due animali che caratterizzano il mio brand: il pavone e la tigre. Il pavone è simbolo di bellezza, eleganza, amore, rinascita e magia. La tigre invece, con il suo sguardo deciso, è la personificazione della forza, del coraggio e della fermezza. I tessuti che utilizzo – la seta, la georgette, lo chiffon, ma soprattutto il broccato, immancabile in ogni collezione – rappresentano perfettamente la direzione che ho intrapreso con il mio brand. Mio padre mi chiamava Gengis Khan, uno dei più grandi conquistatori al mondo, il cui impero era senza eguali: come lui, anche io ho sempre sentito il bisogno di combattere per realizzare i miei sogni.

Che importanza assumono sartorialità Made in Italy e attenzione per i dettagli nell’ambito della tua produzione? 
Un'importanza fondamentale, sono infatti le basi delle mie creazioni. Senza il Made in Italy, non esisterebbe il mio marchio. Oggigiorno sono tanti i brand, tante le idee e tanti i capi, ciò che fa la differenza sono senza dubbio l’unicità e l’attenzione ai dettagli. Il Made in Italy è un biglietto da visita con un'impronta ben definita. Il nostro stile è ineguagliabile e questa aspettativa non deve essere mai delusa. Io sono italiana, come la mia famiglia e le mie nonne, dalle quali ho ereditato questa arte senza tempo, e collaboro ogni giorno con persone che portano avanti il savoir-faire del nostro Paese. 

Com’è la donna alla quale ti rivolgi? 

Mi rivolgo a una donna forte, indipendente, che non ha bisogno di nessuno per raggiungere i propri obiettivi. Una donna che combatte e osa. Amo le donne audaci, che hanno il coraggio di indossare colori, ricami ed abiti particolari, non omologati. Donne che non vogliono passare inosservate. La vera forza arriva da dentro, ma l’abito, l'armatura che si indossa ogni giorno, è il compagno di ogni battaglia.

Progetti e sogni per il futuro?
Stiamo lavorando su diversi fronti: dalla comunicazione al commerciale, dallo stile al merchandising. L’idea è quella di posizionare il brand a livello world wide come player lusso nel settore moda. Attualmente la Label è distribuita maggiormente in Qatar e in Italia e, dalla prossima stagione, il nostro obiettivo principale è quello di conquistare altri mercati, come la Russia, la Corea e il Giappone. Il mio sogno è quello di diventare un’ispirazione per le prossime generazioni di imprenditrici, che vogliano raggiungere i propri obiettivi senza mai fermarsi davanti agli ostali di percorso.

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