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Sotto un tetto di lattine: la comunità Usa che vive in case di rifiuti riciclati

Le "Earthships" utilizzano energie rinnovabili e sono state costruite dagli abitanti di Taos, nel Nuovo Messico, sullʼesempio dellʼarchitetto Michael Reynolds

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iberpress

Negli Stati Uniti un'intera comunità ha scelto di vivere in case ecosostenibili realizzate a partire da terra e rifiuti riciclati, dalle lattine di alluminio agli pneumatici, dalle bottiglie di plastica al vetro. I cittadini più "verdi" del mondo sono gli abitanti di Taos, nel Nuovo Messico: oltre a utilizzare materiali di scarto, le loro "Earthships" producono anche energia da fonti rinnovabili, consentendo un taglio delle emissioni di CO2 e gas serra.

Sotto un tetto di lattine: la comunità Usa che vive in case di rifiuti riciclati

L'architetto dei rifiuti - Il progetto del "villaggio verde" è nato da un'idea dell'architetto Michael Reynolds: costruire un'abitazione che non consumasse alcun tipo di risorsa che non fosse già stata utilizzata in precedenza. Il tutto senza il pericolo di impatto ambientale. Un'idea che ha "contagiato" gli abitanti di Taos, divenuti protagonisti di una vera e propria comunità di case ecosostenibili.

La nascita del progetto - Il "sogno" comincia a prendere forma nel 1972, quando il cosiddetto "architetto dei rifiuti" realizza la Thumb House, la prima casa ecosostenibile che assembla uno speciale impasto di terra cruda con diverse tipologie di materiali di riciclo. L'intento era quello di realizzare una costruzione abitativa a costo zero che utilizza materiali altrimenti destinati a essere dispersi in natura. In breve tempo le "Earthships" si sono imposte per autonomia energetica, approvvigionamento dell'acqua potabile e trattamento delle acque reflue.