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Coronavirus, bici per la fase 2 di Milano: parte la petizione online

Lʼidea del sindaco Sala su una nuova mobilit� viene supportata dai cittadini che hanno gi� raccolto 2mila firme. Ma non mancano le perplessit�

Sta trovando seguito tra i milanesi l'idea del sindaco del capoluogo lombardo, Beppe Sala, che per la fase 2 pensa a una ripartenza a pedalate, meglio se elettriche. A confermarlo le 2mila firme raccolte in tre giorni dalla petizione online "Emergenza Covid 19 - Più spazio ai pedoni e alle biciclette a Milano per la Fase 2!", indirizzata proprio al primo cittadino di Milano, che pensa a una nuova mobilità alla riparenza post emergenza. Ma ai favorevoli si aggiungono le voci dei contrari.

La petizione - "Dato il possible rischio di contagio, il trasporto pubblico non tornerà nel breve termine ai livelli di utilizzo precedenti alla crisi Covid-19", scrive Federico Paralotto che ha lanciato la petizione sulla piattaforma change.org, ma "la città deve continuare a funzionare e deve garantire a tutti di spostarsi". Ecco perché "occorre fare spazio a pedoni e biciclette, che costituiscono il modo ideale per spostarsi in città".

 

"Chiediamo al sindaco Sala - si legge - di attivare nelle prossime settimane un'operazione di allargamento dei marciapiedi e l'introduzione di una rete di piste ciclabili temporanee ampie e sicure che garantiscano il funzionamento di Milano e provincia nei prossimi mesi, per assicurare la mobilità a tutti i milanesi, allineando così la città ad altri casi esemplari in Europa e nel mondo".

 

L'idea lanciata dal sindaco Sala - Quando ci sarà la ripartenza delle attività dopo l'emergenza Coronavirus un nodo da risolvere a Milano sarà quello dei trasporti pubblici, per fare in modo di non creare assembramenti. "Ci vorrà grande razionalità e un po' di creatività, - ha detto il sindaco di Milano nel video postato sui social. - Ne parlavo con la task force di Colao e, per esempio, si ipotizzava che il governo finanzi l'acquisto di biciclette elettriche. E' una delle soluzioni e a noi competerà il fare in modo che le biciclette possano circolare meglio".

 

Per cui "se prima eravamo anche bloccati da mille regole, burocrazie, in questa fase dovremo trovare con un po' di creatività il modo di permettere alle biciclette di muoversi per la città, - ha continuato Sala, - Non c'è un'unica soluzione ma ci deve essere la volontà di esaminare ogni singolo dettaglio, di ricorrere alle nostre capacità, di chiamare i cittadini alla collaborazione e se faremo tutto ciò ne usciremo".

 

Le perplessità di Aci Milano - "Le biciclette elettriche come soluzione per risolvere i problemi di mobilità nella "fase 2" dell'emergenza sanitaria? La ricetta del Sindaco di Milano ci lascia piuttosto perplessi". Questa la reazione del presidente dell'Automobile Club Milano Geronimo La Russa alle dichiarazioni di Giuseppe Sala che suggerisce al governo di finanziare l'acquisto di due ruote elettriche per sopperire alle difficoltà di trasporto dei cittadini.

 

"Il governo e le amministrazioni locali - dice La Russa - utilizzino al meglio tutti i mezzi di trasporto collettivi e individuali, prima fra tutti l'automobile, anche per evitare che s'impennino gli incidenti stradali delle categorie vulnerabili della circolazione. Piuttosto i soldi vengano destinati ad offrire posti in parcheggi a prezzi modici agli automobilisti".

 

"L'automobile - sottolinea - diventerà la scelta inevitabile di un gran numero di cittadini, pendolari e residenti, e ciò dovrà essere gestito e non ostacolato dalle Pubbliche Amministrazioni. Il che significa ad esempio: dimentichiamoci di Area B a Milano (tanto abbiamo constatato in questi giorni che il livello delle polveri sottili rimane pressoché invariato pur in assenza di traffico), così come mettiamo a disposizione tutti i parcheggi a prezzi scontati".

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