Se tutti i Paesi si impegnassero a limitare le emissioni nocive, si potrebbe ridurre del 75% la mortalità dovuta alle polveri sottili
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Ridurre le morti premature a causa delle polveri sottili addirittura del 75% può sembrare un'impresa titanica. Ma gli esperti scommettono che sarebbe possibile se gli standard su emissioni dei veicoli e qualità del carburante fossero applicate in tutto il Pianeta. Al momento, questi limiti riguardano solo i principali mercati ma un'estensione potrebbe avere effetti a cascata benefici su ambiente e salute.
Minori emissioni nocive - I numeri sono estratti da un rapporto dell’International Council on Clean Transportation (Icct). Secondo gli esperti, una mobilità più pulita ed efficiente ridurrebbe l’impatto climatico con una riduzione degli inquinanti di breve durata per l’equivalente di 710 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno.
L'allarme dell'Oms - L’Organizzazione mondiale della sanità ha posto l’inquinamento dell'aria tra i principali fattori di rischio di morte prematura. Lo studio mostra che, se non dovessero essere messi sotto controllo tali inquinanti in questi Paesi, il numero di morti premature aumenterà del 50% entro il 2030.
I benefici vanno estesi - Le regole attuate in Europa, Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia e Corea del Sud si sono dimostrate efficaci. Limitando le emissioni di sostanze tossiche come ossidi di azoto, ossidi di zolfo e particolato, in queste regioni si potrà ridurre la mortalità prematura fino al 90% rispetto ai livelli del Duemila.
Dan Greenbaum, presidente del consiglio della Icct, ha affermato: "E’ il momento di estendere questi benefici a il resto del mondo".