BELPAESE GREEN

Cresce la spesa "a chilometri zero"

Nel 2012 è aumentata l'attenzione all'ambiente nella scelta dei cibi

06 Giu 2013 - 17:04
 ©  Afp

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Nel 2012, in Italia sono stati spesi più di 3 miliardi di euro per l'acquisto di prodotti alimentari "a chilometri zero". Una scelta green nell'alimentazione che ha contribuito al contenimento degli sprechi alimentari e alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provocate dai trasporti del cibo in base ai dati diffusi dalla Coldiretti.

Sprechi ridotti - Si stima, infatti, che i prodotti alimentari come la frutta e la verdura a chilometri zero, acquistati nei farmer market (mercati del contadino) o direttamente nelle azienda agricole riducano gli sprechi del 30 per cento perché sono più freschi e durano fino a una settimana in più rispetto a quelli dei canali di vendita tradizionali. Inoltre, con questo tipo di acquisto non si verificano le perdite dovute alle intermediazioni commerciali, conservazioni in magazzino e lunghi trasporti.

Meno emissioni - Coldiretti aggiunge: “Sul piano ambientale, acquistando prodotti alimentari a chilometri zero, si riducono anche le emissioni di gas a effetto serra provocate dai trasporti per lunghe distanze e si stima che, grazie alla spesa 'salva clima' degli italiani nei mercati degli agricoltori, si sia ridotta di 98 milioni di chili l'anidride carbonica a effetto serra emessa nell'atmosfera in un anno”.

Una mano all'economia locale - Sergio Marini, presidente dell Coldiretti, spiega: "Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell'ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all'economia e all'occupazione locale".

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