722mila aziende interessate

Pac, avviate le procedure di pagamento degli anticipi: 2,4 miliardi per rilanciare il settore agricolo italiano

"Diamo la possibilità ai nostri agricoltori non solo di resistere ma di programmare il lavoro e continuare a produrre e garantire alle persone buon cibo e un'alimentazione sana", ha commentato il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida

18 Ott 2023 - 17:45
 © Tgcom24

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Sono state avviate le procedure di pagamento degli anticipi Pac per l'anno 2023, il cui valore complessivo ammonta a 2,4 miliardi di euro. La cifra è ripartita tra circa 1,700 miliardi per i pagamenti diretti e circa 700 milioni per lo sviluppo rurale, inserendosi nella dotazione finanziaria della Politica agricola comune 2023-2027 già dal primo anno dalla sua implementazione. L'Italia diventa così il primo Paese in Europa a erogare gli anticipi per tutti gli interventi previsti dalla nuova Pac a partire dal primo giorno utile. Lo si legge in una nota del Masaf. Gli anticipi, erogati a un totale di 722mila beneficiari, avranno l'obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori e rilanciare gli investimenti nel settore agricolo, permettendo al comparto di ripartire con nuova linfa, una ritrovata energia e il sostegno economico di cui necessita.

"Immettiamo liquidità per 722mila aziende con 2,4 miliardi e contiamo, entro il 30 giugno, di poter arrivare a 7 miliardi. Diamo la possibilità ai nostri agricoltori non solo di resistere ma di programmare il lavoro e continuare a produrre e garantire alle persone buon cibo e un'alimentazione sana", ha commentato il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo alla conferenza stampa al Masaf sugli anticipi dei pagamenti Pac con Agea, l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura. "Grazie al direttore dell'Agea Fabio Vitale, che ha efficientato la macchina, oggi riusciamo a raggiungere un risultato importante. Per la prima volta assicuriamo alle nostre imprese agricole liquidità, specie in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo", ha aggiunto.

"Attraverso l'avvio dei pagamenti d'anticipo Pac 2023 offriamo tempestivo e continuativo seguito a uno strumento fondamentale per il necessario sviluppo di tutto il settore agroalimentare, permettendo a tanti operatori del settore di guardare al proprio futuro con maggiore fiducia, sicurezza e serenità. Agea vuole dare risposte trasparenti e puntuali, seguite da azioni concrete per accompagnare gli addetti ai lavori nel percorso di accesso alle misure di sostegno assegnate all'Italia dall'Unione Europea - ha sottolineato il Direttore dell'Agea Fabio Vitale nel corso della conferenza stampa -. Le risorse che interesseranno il settore nell'arco temporale 2023-2027 consentiranno di affrontare, in maniera sistemica, sfide importanti relative a interventi che riguarderanno transizione ecologica e digitale, equità, competitività e diversificazione, capitoli questi che verranno affrontati secondo una programmazione capace di intercettare le caratteristiche distintive di ogni area di intervento". 

L'erogazione dei 2,4 miliardi di euro seguirà una precisa tabella di marcia per tutti gli Organismi Pagatori del Paese. Agea, in qualità di Organismo Pagatore, procederà al versamento di circa 1 miliardo e 450 milioni di euro di anticipi, secondo la seguente suddivisione temporale: anticipi pagamenti diretti (16 ottobre - 30 novembre), circa 1 miliardo di euro per 426mila domande; anticipi sviluppo rurale (16 ottobre - 30 novembre): circa 450 milioni di euro per le circa 100mila richieste arrivate. La liquidità finanziaria messa a disposizione del settore agricolo riguarda sia la precedente programmazione della Pac 2014-2022, sia l'attuale (2023-2027).

I settori principali che ne beneficeranno

 I settori principali che ne beneficeranno sono: sostegno di base al reddito degli agricoltori, per un maggiore equilibrio tra sostenibilità ambientale e redditività economica; sostegno diretto al reddito agricolo (sui primi 14 ettari per aziende sino a 50 ettari); sostegno ai giovani agricoltori; promozione di pratiche agricole sostenibili e rispettose dell'ambiente (eco-schemi) destinate a tutelare ambiente, biodiversità e benessere degli animali; sostegno accoppiato per determinate tipologie di colture (frumento duro, soia, riso, pomodoro da trasformazione, barbabietola da zucchero, semi oleosi, agrumi, olio di oliva e piante proteiche); aiuti e interventi dello sviluppo rurale per superfici e animali (biologico, integrato e zone svantaggiate).

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