Presidente uscente, punta al secondo mandato. Nel 2020 è riuscito nell'impresa di sconfiggere il Centrosinistra dopo 25 anni di governo in Regione. Militante in Fratelli d'Italia, ha 51 anni ed è sposato
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Francesco Acquaroli, 51 anni, è il presidente uscente delle Marche. Candidato del Centrodestra alle elezioni regionali del 2025, punta al secondo mandato. In politica sin da giovanissimo, milita in Fratelli d'Italia e può vantare un forte legame con la comunità marchigiana, improntato alla valorizzazione delle sue eccellenze produttive, culturali e paesaggistiche. Ex sindaco di Potenza Picena (provincia di Macerata) ed ex deputato, nel 2020 viene eletto presidente delle Marche, riuscendo nell'impresa di consegnare la Regione al Centrodestra dopo 25 anni di governo di Centrosinistra. Sposato dal 2013 con Lucia Appignanesi, non ha figli. È un grande tifoso dell'Inter.
Francesco Acquaroli è nato a Macerata il 25 settembre 1974. Laureato in Economia e amministrazione dell'impresa all'Università Politecnica delle Marche, è un consulente finanziario. Inizia sin da giovanissimo il suo impegno politico, prima nel Movimento Sociale Italiano e poi in Alleanza Nazionale. Nel 1999 si candida al Consiglio comunale di Potenza Picena, paese in provincia di Macerata, venendo eletto. Stessa cosa nel 2004, quando viene rieletto consigliere comunale. Nel 2009 si candida a sindaco, sostenuto dalla lista civica di Centrodestra, ma viene sconfitto da Sergio Paolocci, primo cittadino uscente e candidato del Centrosinistra. Nello stesso anno aderisce al Popolo della Libertà e si candida tra le sue liste alle elezioni regionali, venendo eletto in Consiglio. Nel 2012 aderisce a Fratelli d'Italia, partito nel quale tuttora milita. Nel 2014, alle Comunali, ci riprova nella sua Potenza Picena: stavolta viene eletto sindaco contro il candidato di Centrosinistra Fausto Cavalieri. Per via dell'incompatibilità tra cariche, si dimette da consigliere regionale.
Nel 2015 arriva il grande salto con la prima candidatura alla presidenza della Regione Marche, sostenuto da Fratelli d'Italia e Lega, finendo terzo dietro Luca Ceriscioli (Centrosinistra) e Giovanni Maggi (Movimento Cinquestelle). Alle elezioni politiche del 2018 si candida tra le liste del partito di Giorgia Meloni e viene eletto alla Camera dei deputati. Si dimette, causa incompatibilità, da sindaco di Potenza Picena. Per Fdi diventa capogruppo nella Commissione parlamentare per le questioni regionali. L'anno successivo viene candidato al Parlamento europeo, senza risultare eletto.
Nel 2020 arriva la seconda candidatura alla Regione Marche, sostenuto dal Centrodestra unito (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Udc): il suo programma, dal titolo "RicostruiAmo le Marche", prevede 10 punti-chiave che vanno dall'economia alla sanità, dal turismo alla ricostruzione dopo il sisma, dalle infrastrutture alla sicurezza, toccando anche temi come il riequilibrio territoriale, che mira a ridurre le disparità di sviluppo tra diverse aree con interventi di pianificazione, investimento e governance, per valorizzare le potenzialità di ogni area e integrare le loro vocazioni economiche, sociali e ambientali. Acquaroli vince le elezioni superando il candidato di Centrosinistra Maurizio Mangialardi: un traguardo storico, visto che le Marche erano governate dal Centrosinistra da ben 25 anni. Si dimette, causa incompatibilità, da deputato.
Nel 2025 si ricandida con il Centrodestra per un secondo mandato alla Regione, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati e Udc. Il suo programma punta sulla continuità, con focus sugli investimenti per i giovani e la promozione del turismo.