DATI E ANALISI

Ue conferma Pil Italia 2019 +0,1%: "Economia non rimbalza"

Le stime della Commissione europea collocano il nostro Paese come fanalino di coda nella classifica di crescita tra gli Stati membri

10 Lug 2019 - 14:52

    © ansa

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La Commissione Ue lascia invariate le stime sulla crescita italiana del 2019 (+0,1%), che definisce "marginale", e del 2020 (+0,7%), considerata una "ripresa moderata". Per Bruxelles in Italia "non ci si attende che l'attività economica rimbalzi significativamente prima della fine dell'anno", e "i rischi alla crescita restano pronunciati, specialmente nel 2020, quando le politiche di bilancio affrontano particolari sfide".

Crescita in Ue: Italia fanalino di coda, Malta al top - Le stime della Commissione Ue collocano l'Italia ultima nella classifica di crescita tra gli Stati membri. Nelle nuove previsioni economiche è Malta al top nel 2019 (+5,3%), seguita da Ungheria e Polonia (+4,4%), e dall'Irlanda (+4%). In fondo alla classifica, ma prima dell'Italia, c'è la Germania (+0,5%), che però nel 2020 recupera (+1,4%).

"Reddito cittadinanza spinge Pil ma cala fiducia" - Secondo la Commissione europea, la crescita italiana nel corso del biennio 2019-2020 "è legata soprattutto ai consumi privati, sostenuti da prezzi dell'energia più bassi e dal reddito di cittadinanza. Ma questi fattori positivi è probabile che vengano attenuati da un mercato del lavoro meno dinamico e dal calo della fiducia dei consumatori associata all'aumento di risparmi preventivi".

Occupazione, "in Italia l'economia debole pesa sull'occupazione" - Quanto ai livelli occupazionali in Italia, "dopo la perdita di posti di lavoro nella seconda metà del 2018 - spiega la Commissione -, l'occupazione è salita marginalmente nei primi cinque mesi del 2019 e la disoccupazione è scesa sotto il 10%. Ma la debole attività economica è probabile pesi sul mercato del lavoro come indica il numero in crescita dei lavoratori in Cig e le aspettative delle imprese sull'occupazione, spiccatamente più basse".

"Crescita Eurozona offuscata da tensioni e incertezze" - Nell'Eurozona le previsioni economiche della Commissione Ue per il 2019 restano invariate con una crescita dell'1,2%, mentre si abbassano dall'1,5% all'1,4% per il 2020. "Le prospettive a breve termine dell'economia europea sono offuscate da fattori esterni", come "le tensioni commerciali globali e da una significativa incertezza politica", che "pesano sulla fiducia nel settore manifatturiero, il più esposto al commercio internazionale, e indeboliranno le prospettive sul resto dell'anno".

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