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Trump vieta lʼutilizzo di TikTok e WeChat negli Usa: firmato l'ordine esecutivo

Sanzioni per chi fa affari con TikTok prima del passaggio agli americani, ma ByteDance annuncia ricorso in tribunale

L'ordine esecutivo contro TikTok è arrivato. Il presidente Donald Trump ha firmato l'atto che obbliga la società cinese ByteDance, proprietaria di TikTok, a vendere le attività legate al sociale network negli Usa, dove può contare su cento milioni di utenti.


MINACCIA PER LA SICUREZZA NAZIONALE
L'attività di TikTok è finita nel mirino del presidente americano perché considerata una minaccia per la sicurezza nazionale. Il provvedimento, inoltre, si inserisce in un quadro di aspre tensioni nel settore tecnologia tra Cina e Usa, che nei mesi scorsi aveva già portato alla messa al bando di Huawei.


45 GIORNI DI TEMPO O SANZIONI
Nell'ordine esecutivo vengono dati 45 giorni di tempo per concludere la vendita di TikTok. Come noto, in prima fila per l'acquisizione (che dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 miliardi di dollari) c'è Microsoft insieme a un pool di società finanziarie americane e giapponesi. Se la vendita a una società americana non dovesse andare a buon fine entro 45 giorni, ogni azienda o persona fisica che avrà rapporti con ByDance subirà sanzioni economiche.


VIETATA ANCHE WECHAT
Nello stesso decreto Trump si è spinto oltre, arrivando a bandire anche WeChat, l'app di messaggistica diffusissima in Cina ma in realtà poco utilizzata negli Usa, dove conta circa 3 milioni di utenti. Dopo l'annuncio, sempre legato a motivi di sicurezza nazionale e che non lascia presagire nulla di buono in vista dell'incontro tra americani e cinesi del 15 agosto, il titolo di Tencent (proprietaria di WeChat) è arrivato a perdere circa il 10% sul listino di Hong Kong per poi ridurre la perdita al 6,7%. Anche in questo caso l'ordine esecutivo vieta transazioni con Tencent pena sanzioni economiche, ma soprattutto vieta l'utilizzo dell'app di messaggistica WeChat - che in realtà permette anche di effettuare pagamenti - sul territorio americano. Inoltre, Tencent detiene partecipazioni anche in Tesla e Snapchat, oltre ad avere accordi di streaming con l'NBA e la Major League del baseball Usa.


BYTEDANCE: PRONTI A CHIEDERE GIUSTIZIA
Non tarda ad arrivare la risposta di ByteDance, che minaccia di rivolgersi ai giudici Usa: "Noi utilizzeremo tutti i mezzi disponibili - si legge in una nota della società - per assicurarci il rispetto dello Stato di diritto e che la nostra azienda e i nostri utilizzatori ricevano un trattamento equo. Se questo non sara' possibile da parte del governo Usa allora da parte dei tribunali statunitensi". ByteDance ha inoltre ribadito che TikTok non ha mai censurato i contenuti su richiesta delle autorita' di Pechino ne' ha mai condiviso i suoi dati con queste ultime.


IN ITALIA ARRIVA INSTAGRAM REELS
Intanto, sempre rimanendo in tema TikTok, anche in Italia è da pochi giorni disponibile la funzione Instagram Reels, che permette di realizzare brevi video proprio sul modello della popolare app di proprietà cinese (ancora per poco). L'obiettivo di Facebook – proprietaria di Instagram – è proprio quello di rubare pubblico e utenti a TikTok.


Contenuto a cura di Financialounge.com