Previsto un aumento del 6% nella produzione italiana del frutto entro il 2020
Loacker continua a impegnarsi nel progetto "Nocciole in Toscana", nato nel 2011. L'azienda sta, infatti, avviando nella Maremma un Progetto Integrato di Filiera (PIF), in collaborazione con famiglie e aziende agricole locali per la produzione sostenibile di nocciole, da sempre una delle materie prime dei suoi wafer. All’interno di questo progetto Loacker ha creato una tenuta di circa 210 ettari - in cui ha investito sei milioni di euro - presso la località Fonteblanda (Orbetello), dei quali circa 170 dedicati solo alla coltivazione del frutto.
La sostenibilità, la collocazione in Italia e la qualità sono i principi cardine dell'iniziativa sui cui il progetto punta per garantire l’indipendenza produttiva, arrivando entro il 2021 a circa 1000 ettari di nocciole piantate in Maremma.
L’obiettivo è di soddisfare il fabbisogno aziendale di nocciole italiane tramite piantagioni proprie, in collaborazione con agricoltori terzi e attraverso cooperazioni con strutture già attive nel campo della coltivazione e della commercializzazione del frutto. Al momento, sono già stati piantati 50 ettari di noccioli (circa 25.300 piante) e ne saranno piantati ulteriori 120 nei prossimi anni.
Per gli anni 2017/2018 verranno investiti circa sei milioni di euro per la coltivazione propria in territorio toscano o zone limitrofe.
L'intento è quello di dare un nuovo slancio al panorama agricolo della zona, considerandosi un membro responsabile dell'economia locale e stimolando parte della popolazione. Loacker sarà in grado di sostenere i coltivatori locali che entreranno a far parte del progetto da diversi punti di vista: attraverso il trasferimento di know how, contratti pluriennali di garanzia di ritiro del prodotto, la creazione di partnership solide e strategiche in grado di accedere alla richiesta di finanziamenti regionali ed europei e il supporto tecnico nell’avviamento della piantagione.
Supportare la produzione nazionale di questa materia prima significa sviluppare un progetto di agricoltura controllata e sostenibile, dove la sostenibilità sia tanto ambientale quanto sociale ed economica. Tramite il coinvolgimento degli agricoltori locali, Loacker, infatti, svilupperà una filiera corilicola controllata, di qualità e di provenienza 100% italiana.
Durante la gestione dei propri noccioleti, Loacker intende ridurre al minimo l’impatto ambientale. La gestione delle infestanti e dei polloni viene effettuata completamente per via meccanica e manuale, senza alcun utilizzo di erbicidi; le concimazioni vengono fatte utilizzando biostimolanti di origine vegetale e concimi di origine organica in modo da fornire nutrienti alle piante e allo stesso tempo arricchire il terreno di vita aumentandone la sostanza organica. Il progetto sarò volto, inoltre, al risparmio idrico ed energetico.
Loacker, inoltre, si è impegnata con l’Università della Tuscia di Viterbo a co-finanziare un progetto scientifico dedicato alla nocciola che prevedrà delle sessioni di ricerca sul campo, precisamente all’interno della tenuta.
L'azienda - Loacker fu fondata nel 1925, 90 fa, da Alfons Loacker come piccola pasticceria nel cuore di Bolzano ed è diventata oggi una delle imprese leader sul mercato internazionale. Gli stabilimenti produttivi delle specialità di wafer e cioccolato di Loacker sono situati nelle cuore delle Dolomiti ad Auna di Sotto (Alto Adige) e a Heinfels (Tirolo Orientale).
“Tutti noi della famiglia Loacker abbiamo da sempre creduto in questo progetto che ha lo scopo di poter offrire ai nostri consumatori un prodotto italiano di altissima qualità, di cui possiamo garantire la tracciabilità di tutta la materia prima utilizzata - ha dichiarato Andreas Loacker - Il nostro obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno aziendale di nocciole italiane e di creare una filiera tracciabile e sostenibile”.