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Pubblico impiego, 30mila in piazza a Roma Camusso al governo: "Basta umiliazioni"

Manifestazione dei sindacati, la leader della Cgil attacca il ministro Poletti: "Non conosce comʼè fatto il lavoro e vuole apparire come Ufo robot"

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"Si guardi questa piazza e la si smetta di umiliare il lavoro pubblico".

Lo ha detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, dal palco della manifestazione del pubblico impiego in corso a Roma. "Se non si fa il contratto subito la prossima manifestazione non sarà né di sabato né di domenica", ha aggiunto il leader Uil, Carmelo Barbagallo. Ha attaccato il governo anche il numero uno della Cisl, Annamaria Furlan: "Offrono 5 euro: non c'è dignità".

Pubblico impiego, 30mila in piazza a Roma Camusso al governo: "Basta umiliazioni"


Dal palco nei pressi di piazza Venezia, gli organizzatori del corteo del pubblico impiego hanno manifestato al grido di "

siamo oltre 30mila

, la coda del corteo è ancora a via Cavour". E, aggiungono, "la coda del corteo è ancora a via Cavour" (poco dopo l'iniziuo del percorso ndr). In testa, dietro lo striscione che è lo slogan della manifestazione

"Contratto subito"

, ci sono i leader di Cgil, Cisl e Uil, insieme ai segretari generali delle diverse categorie scesi in piazza.

Camusso: "Poletti vuole apparire come Ufo robot"

- "L'idea" che emerge è quella di un "ministro che non conosce com'è fatto il lavoro" e "vuole apparire come Ufo robot, per risolvere tutti i problemi. Ma le condizioni non vanno che peggiorando". La leader Cgil ha commentato così le parole che il ministro Poletti ha pronunciato venerdì in merito all'orario di lavoro: "Superiamo il contratto con l'orario lavoro, è uno strumento vecchio".

"

L'idea che ha il ministro è che non ci siano più delle regole per i diritti dei lavoratori

", ha proseguito la Camusso. "E' evidente che non conosce

il rapporto che c'è tra la fatica e il tempo-lavoro

. Vorrei vederlo a tradurre ciò che ha detto nella concretezza del lavoro quotidiano delle persone", ha aggiunto. E ancora: "A questo punto restano solo due ipotesi, o il ministro non sa cosa vuol dire il lavoro oppure ha deciso che i lavoratori non debbano avere più né una giusta retribuzione né diritti contrattuali".