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Pnrr, via libera dalla Ue alla seconda tranche per l'Italia

Bruxelles: "L'Italia guadagna se lavora con noi e non contro"

Pnrr, via libera dalla Ue alla seconda tranche per l'Italia - foto 1
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Cartellino verde per l'Italia.

La Commissione Europea ha detto sì alla liquidazione della seconda tranche del valore di 21 miliardi nell'ambito del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Rrf), lo strumento chiave al centro del Recovery plan europeo (noto come Next Generation EU). Lo ha annunciato la portavoce dell'esecutivo Ue per l'Economia, Veerle Nuyts. La valutazione preliminare positiva ora passerà al vaglio del comitato economico e finanziario del Consiglio. "Tutti i governi incluso quello italiano avranno molto più da guadagnare nel lavorare con l'Europa e non contro l'Europa. Nessun risultato elettorale potrà rompere l'unità europea" ha detto il vice presidente Margaritis Schinas, rispondendo a una domanda sull'Italia.

 

In arrivo 21 miliardi - La seconda tranche approvata dalla Commissione Europea prevede 10 miliardi in sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti. L'Italia aveva presentato alla Commissione il 28 giugno una richiesta di pagamento di questa seconda rata, basata su 45 traguardi e obiettivi intermedi selezionati nella decisione di esecuzione del Consiglio Ue, che dovevano essere raggiunti nel primo semestre 2022. Questi traguardi e obiettivi intermedi, ricorda una nota della Commissione, "riguardano in particolare delle riforme nei settori dell'impiego pubblico (nel quadro di una più ampia riforma della Pubblica Amministrazione), degli appalti pubblici, della professione di docente, dell'amministrazione fiscale e dell'assistenza sanitaria territoriale". Uno degli investimenti sosterrà "la riforma del sistema giudiziario e la riduzione dell'arretrato giudiziario". La richiesta di pagamento riguarda poi investimenti in settori strategici chiave, tra cui "la banda ultra larga e il 5G, la ricerca e l'innovazione, il turismo e la cultura, la riqualificazione urbana, la digitalizzazione delle scuole e l'idrogeno" (in particolare l'assegnazione dei contratti per la costruzione di un impianto industriale per la produzione di elettrolizzatori).

 

Il parere della Commissione Ue sull'Italia - Insieme alla richiesta della seconda rata, continua la nota dell'Esecutivo comunitario, "le autorità italiane hanno fornito prove dettagliate e complete che dimostrano il conseguimento dei 45 traguardi e obiettivi intermedi. La Commissione ha valutato attentamente queste informazioni prima di presentare la sua valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento".

 

Che cosa prevede il Pnrr - Si tratta di un'ampia gamma di investimenti e riforme in sei aree tematiche, denominate "Missioni". Il piano vale in totale 191,6 miliardi di euro, (69 miliardi in sovvenzioni e 122,6 miliardi in prestiti), per ora sono stati pagati all'Italia 45,9 miliardi. Il 13 per cento del totale (9 miliardi di euro in sovvenzioni e 15,9 miliardi in prestiti) è stato erogato come di prefinanziamento il 13 agosto 2021. La Commissione ha poi erogato un primo pagamento di 21 miliardi di euro all'Italia il 13 aprile 2022. I pagamenti nell'ambito del dispositivo Rrf, sottolinea la Commissione, sono "basati sulle prestazioni e subordinati all'attuazione da parte degli Stati membri degli investimenti e delle riforme previsti nei rispettivi Piani nazionali per la ripresa e la resilienza". 

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