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Manovra, stop alla norma sulla cannabis light

M5s allʼattacco del presidente Casellati: "Dimostri che la decisione non è il frutto di pressioni da parte della sua parte politica". La replica: "Se ritenete questa misura importante fatevi un ddl"

Manovra, stop alla norma sulla cannabis light - foto 1

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha annunciato in Senato l'intenzione del governo di porre la fiducia sulla Manovra (approvata poi in serata).

Il ministro ha annunciato contestualmente un maxiemendamento che include le modifiche al provvedimento approvate dalla commissione Bilancio del Senato. Giudicate inammissibili le norme su cannabis light e tobin tax. E in Aula è scoppiata la bagarre.

Il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha comunicato all'Aula il giudizio di inammissiblità delle norme alla Manovra che riguardano la cannabis light, la tobin tax (che introduceva un'aliquota dello 0,04% su alcuni tipi di transazione finanziarie online) e lo slittamento da luglio 2020 al primo gennaio 2022 della fine del mercato tutelato per l'energia.

 

Bagarre in Aula, scontro 5S-Casellati su cannabis Caos in Aula del Senato in seguito del giudizio di inammissibilità delle norme sulla cosiddetta liberalizzazione della cannabis light. Due esponenti del M5s hanno chiesto alla presidente Elisabetta Casellati di dimostrare che la scelta non sia stata frutto della "pressione della sua parte politica". Il presidente ha replicato spiegando che è stata una "decisione meramente tecnica", aggiungendo: "Se ritenete questa misura importante per la maggioranza fatevi un disegno di legge". 

 

Da Palazzo Madama spiegano che quello sulla canapa dichiarato inammissibile dal Presidente del Senato è un emendamento alla legge 242/2016 (riguardante la possibilità di coltivazione della canapa) di natura “ordinamentale” dal momento che estende l’ambito di applicazione previsto da quella normativa anche alla vendita della canapa prevedendone, di fatto, la liceità. Per questo motivo è un tipo di intervento che non è tecnicamente possibile inserire in un comma della Legge di Bilancio - come prescritto dalla Corte Costituzionale - perché “disciplina in maniera del tutto innovativa” un intero settore dell’ordinamento. Un intervento di questo tipo si può fare solo attraverso un apposito disegno di legge. E infatti in Aula il Presidente Casellati - così come si può riscontrare nel resoconto della seduta - ha invitato la maggioranza a utilizzare questo  tipo di strumento legislativo, se il provvedimento viene ritenuto così importante".

 

Salvini esulta e ringrazia -  "Ci tengo a ringraziare tecnicamente il Presidente del Senato a nome di tutte le comunità di recupero dalle dipendenze che lavorano in Italia e a nome delle famiglie italiane per aver evitato la vergogna dello Stato spacciatore".

 

I lavori dell'Aula intanto sono stati sospesi  - Riunita la commissione Bilancio di Palazzo Madama per valutare sotto il profilo delle coperture il maxiemendamento e le necessarie modifiche alla luce dello stralcio delle norme, dalla cannabis al mercato tutelato per l'energia.

 

Settanta rilievi della Ragioneria, c'è lo stop al "reddito congelato" La Ragioneria chiede una settantina di correzioni alle modifiche apportate dalla commissione Bilancio alla Manovra. Tra le 39 misure sotto la lente per le coperture anche il ripristino delle sconto in fattura per eco e sismabonus per i condomini, mentre si chiede lo stralcio della sospensione del reddito di cittadinanza in caso di lavori brevi e dell'estensione ai pediatri dei fondi per avere macchinari per
gli esami in studio. A queste si aggiunge la richiesta di correzioni definite "di drafting" per altre 29 norme. 

 

Da quota 100 altri 300 milioni di risparmi nel 2020 Aumentano ancora i risparmi da quota 100, dovuti ad un numero di domande di pensionamento anticipato minori rispetto a quelle stimate. Per il 2020 il maxiemendamento alla manovra prevede altri 300 milioni di risparmi, che si sommano agli 1,7 miliardi già messi in conto dal Def. Per il 2021 gli ulteriori risparmi salgono a 900 milioni (ne erano già stati stimati altri 400), mentre per il 2022 la previsione è di 500 milioni. In totale si tratta di 3,8 miliardi di minori spese per quota 100 in tre anni.

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