Bassi salari e poche opportunità lavorative

Giovani ancora in difficoltà

Nonostante la recente diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile, i livelli precedenti la crisi economica sono ancora lontani

25 Mag 2016 - 17:40

Rispetto ai loro coetanei europei, i giovani italiani si sentono tra i più colpiti dalla crisi economica che negli ultimi anni ha reso sempre più difficile il loro inserimento nel mondo del lavoro.

Secondo l'ultimo Eurobarometro, commissionato dal Parlamento europeo e che è stato condotto tra il 9 e il 25 aprile su un campione di 10.964 europei d'età compresa tra i 16 e i 30 anni, il 78% dei giovani italiani – oltre 20 punti percentuali in più rispetto alla media europea – si sente emarginato dalla crisi economica.

Crisi economica che negli ultimi anni ha costretto molte imprese a chiudere i battenti, causando la perdita di migliaia di posti di lavoro e rendendo molto difficile proprio l'inserimento dei più giovani nel mondo del lavoro, penalizzati anche da uno scollamento tra il tessuto imprenditoriale e quello accademico-scolastico. I dati sui disoccupati e gli occupati rendono perfettamente l'idea, confermando inoltre che, nonostante i primi segnali positivi, il ritorno ai livelli precedenti la crisi economica è ancora lontano.

A marzo, il tasso di disoccupazione tra i 15-24enni – ovvero la quota dei giovani alla ricerca di un impiego sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) – si è attestato al 36,7% (-5,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Tuttavia, pur raggiungendo il livello più basso dal 2012, l'attuale tasso di disoccupazione giovanile rimane superiore a quello registrato nel 2007, quando era al 22,2%.

Anche avere un impiego non permette ai giovani italiani di diventare completamente autonomi dalla propria famiglia, se non con qualche difficoltà. Del resto, lo stipendio medio percepito in Italia dai dipendenti sotto i 35 anni è tra i più bassi in Europa. Stando ad un'analisi dell'Osservatorio JobPricing per Il Sole 24 Ore elaborata su dati Eurostat e OCSE, lo stipendio medio percepito da un giovane italiano è inferiore rispetto a quello riconosciuto ad un suo coetaneo in altri Paesi dell'Europa: in Italia, un lavoratore under 35 guadagna mediamente 23.586 euro lordi l'anno contro i 48.100 euro lordi di uno svizzero o i 36.200 euro di uno svedese, i 34.300 di un belga o i 29.700 di un danese.

Infine, c'è da considerare anche il peso del fisco, che erode parte del salario lordo: un giovane italiano con meno di 35 guadagna mediamente 1.312 euro netti su 13 mensilità.

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