Commissione e Bce chiedono riforme strutturali. Pressione anche da Merkel e Sarkozy
L?Europa � insoddisfatta delle misure adottate dall?Italia per fronteggiare la crisi sul debito. Nonostante il linguaggio diplomatico che contraddistingue le discussioni di Bruxelles, i leader dell?Unione sono in pressing nei confronti del nostro Paese per quanto riguarda la crescita e le misure per arrivare al pareggio di bilancio entro 2013.
Oli Rehn, Commissario europeo agli affari monetari, in due interviste, una al quotidiano tedesco Hadelsblatt ed in una al francese Les Echos, ha dichiarato di aspettarsi dall?Italia che ?ribadisca domenica, in occasione del vertice dei capi di governo per approvare il fondo salva stati, in modo chiaro i suoi programmi di consolidamento di bilancio, sgombrando il campo da ogni dubbio sulla sua politica fiscale?. Non solo, per il Commissario, l?Italia deve ?stabilire una corretta tabella di marcia per ristabilire la credibilit� del Paese sui mercati?.
Non solo: sempre secondo Rehn, l?Italia dovrebbe impegnarsi di pi� nelle riforme strutturali e nel miglioramento della qualit� della spesa pubblica. Sulla stessa lunghezza d?onda sono Sarkozy e Merkel che, al vertice di domenica, metteranno sotto pressione il Presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
In sintonia con Bruxelles, anche la Banca Centrale Europea. A Francoforte, infatti, si aspettavano misure pi� rapide dopo che l'Eurotower aveva acquistato, nelle scorse settimane, tra i 60 e gli 80 miliardi di Euro di Btp decennali, sul mercato secondario tenendo sotto controllo lo spread.
Non solo, a complicare ulteriormente lo scenario per il nostro Paese, l?annuncio del Direttore di Fitch, David Riley, che, nonostante non abbia minacciato un declassamento di Italia e Spagna dopo il vertice di domenica, ha lanciato un allarme liquidit� per Madrid e Roma: ?Italia e Spagna sono solvibili, ma potenzialmente illiquidi? ha dichiarato Riley.