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I pagamenti da non fare mai in contanti: ecco perché

Per alcune spese è bene preferire strumenti di pagamento elettronici come carte di credito e bonifico. Dall'anno prossimo si avrà diritto alle detrazioni nel 730 per le spese mediche, solo se pagate con strumenti tracciabili

Per poter usufruire delle detrazioni fiscali nella prossima dichiarazione dei redditi, i pagamenti per alcune spese devono essere effettuati con strumenti tracciabili. E la tendenza all'uso di pagamenti elettronici è in costante aumento. Una spinta verso l'alto che è iniziata con il lockdown dello scorso anno, quando gli acquisti sul web hanno fatto registrare un vero e proprio boom. Ma che è poi proseguita con il programma di Cashback di Stato, avviato con il governo Conte e confermato, almeno per ora, da quello Draghi. Ecco, quindi, perché è meglio dimenticarsi dei contanti per effettuare questi pagamenti.


DETRAZIONI E PAGAMENTI TRACCIABILI
Il limite per l'utilizzo dei contanti per i pagamenti, oggi, è fissato a 2mila euro. La soglia è destinata a calare a mille euro, da gennaio 2022. In alcune situazioni, però, è meglio non pagare in contanti, anche se l'importo resta al di sotto del limite consentito. Nello specifico, ci sono alcuni pagamenti – come quelli per le spese mediche – che è bene pagare con strumenti di pagamento tracciabili. Il rischio, diversamente, è quello di non aver diritto alle detrazioni in dichiarazione dei redditi. Il vantaggio di pagare con app o carte di debito/credito aumenta anche grazie al Cashback di Stato o la lotteria degli scontrini. Tutte iniziative introdotte dal governo al fine di incentivare l'uso di strumenti di pagamento elettronici per contrastare l'evasione fiscale.


LE SPESE MEDICHE
Tornando alle spese mediche, per alcune è indispensabile pagare con un metodo tracciabile per aver diritto alla detrazione del 19% nella dichiarazione dei redditi. La legge di Bilancio 2020 ha stabilito che per usufruire degli sconti fiscali, occorre pagare le spese per il medico o il dentista, le palestre per i figli e il veterinario solo attraverso metodi di pagamento tracciabili. Si può continuare ad usare i contanti per l'acquisto di medicinali in farmacia e per le prestazioni sanitarie erogate attraverso il Sistema sanitario nazione.


COME FUNZIONANO LE DETRAZIONI
Le spese mediche e quelle sostenute per acquistare medicinali, si possono portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi, con una detrazione del 19%. È prevista una franchigia di 129 euro: l'importo delle spese mediche sostenute, al netto della franchigia, si può portare in detrazione al 19%. Facciamo un esempio: tra farmaci, ticket e visite specialistiche, nel 2020 sono stati spesi 500 euro. Si possono portare in detrazione, quindi, 500 euro meno 129 euro di franchia, ossia 70,49 euro. Per avere diritto alla detrazione, è bene ricordarsi di comprare i medicinali presentando la propria tessera sanitaria. In questo modo, la spesa sostenuta viene caricata automaticamente nel cassetto fiscale, e il contribuente se lo ritrova nella dichiarazione precompilata.


RISTRUTTURAZIONE CASA
Pagare in contanti mette a rischio anche le detrazioni per la casa. Per avere diritto alle detrazioni fiscali a seguito della ristrutturazione della cassa o per l'acquisto di mobili, servirà pagare con un bonifico, oppure con un mezzo di pagamento tracciabile. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, il pagamento tracciabile è testimone della prova d'acquisto, e tornerà utile anche per attivare la garanzia.


PRESTITI E PAGAMENTI A RATE
Il discorso è lo stesso anche per i prestiti o i pagamenti a rate, dove è sempre consigliato pagare con carte. Da preferire i metodi di pagamento tracciabili anche per le spese di condominio o l'affitto. La ricevuta di avvenuto pagamento diventa la prova da esibire in caso di verifiche e controlli. Il pagamento senza contanti è da valutare anche per il saldo della badante o di una collaboratrice domestica: anche in questo caso la traccibilità evita contestazioni. Occhio anche a fare un regalo al figlio: se si tratta di una somma considerevole di denaro, meglio fare un bonifico, per evitare controlli da parte del Fisco. In quel caso, bisogna sempre essere in grado di dimostrare la provenienza dei soldi.


CONTRASTARE L'EVASIONE
L'intento del governo è quello di disincentivare l'utilizzo del contante. Da gennaio 2022 il nuovo limite per pagare in contanti sarà mille euro. Oggi il tetto massimo è fissato a 2mila euro, come deciso nella legge di Bilancio 2020. Lo sforzo dell'esecutivo è quello di rendere sempre più numerosi i pagamenti con strumenti elettronici, al fine di contrastare l'evasione fiscale. Nel 2017, prendendo in esame le ultime stime disponibili del Mef, il sommerso in Italia raggiunge la cifra record di 108,8 miliardi di euro. La cifra viene calcolata come la differenza tra quanto lo Stato avrebbe dovuto ricevere in termini di tasse e contributi e quanto ha effettivamente ricevuto.


Contenuto a cura di Financialounge.com