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Il governo Draghi limita superbonus e cashback. Ecco cosa cambia

La prossima legge di bilancio dovrebbe prevedere la proroga fino al 2023 del Superbonus 110%, mentre il rinnovo del cashback è a rischio. Ecco i bonus ancora attivi

Un cambio di rotta deciso. Il governo Draghi è intenzionato a mettere mano alle misure simbolo dei precedenti governi a guida Giuseppe Conte. Il cashback di Stato e il Superbonus su tutte. Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha allontanato l'ipotesi che le due misure possano diventare strutturali. Il motivo? Sostanzialmente costano troppo.


VERSO LA LEGGE DI BILANCIO


L'esecutivo sta lavorando alla prossima manovra. La proroga del Superbonus ci sarà, ma non verrà prorogata per sempre perché la misura è onerosa per le casse dello Stato. Capitolo Fisco, in attesa che il premier Mario Draghi si incontri con il leader della Lega, Matteo Salvini per discutere di catasto, si interverrà sulle cartelle prevedendo una ripartenza delle notifiche diluita nel tempo. Per il cashback si sta riflettendo sull'introduzione di eventuali correttivi.


CASHBACK ADDIO?


Ieri il ministro dell'Economia Franco, intervenendo in Senato in audizione sulla nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, ha affrontato anche la questione chashback. “Si tratta di vedere un'analisi costi-benefici, credo che nel prorogarlo bisogna valutare gli uni e gli altri”, ha spiegato il ministro che ha aperto alla possibilità di avere degli aggiustamenti, anche se la misura non dovrebbe diventare strutturale, in caso di rinnovo a gennaio.


LA PROROGA DEL SUPERBONUS


Per il prossimo anno il Superbonus 110% verrà con ogni probabilità rinnovato ma non per sempre. L'impegno del governo è quello di arrivare al 2023, ma se lo Stato dovesse pagare la maggior parte dei lavori su circa 30 milioni di unità abitative “l'effetto sui conti sarebbe stratosferico”, ha precisato Franco.


RISCOSSIONE E CARTELLE


Sul fronte cartelle il governo sta valutando se possa essere considerata qualche ulteriore spalmatura degli oneri, ma anche qui “bisogna muovere gradualmente verso una situazione di normalità, in cui le famiglie e imprese devono pagare le cartelle emesse dall'Agenzia delle Entrate”, ha spiegato il ministro Franco.


TUTTI I BONUS ATTIVI


Se i provvedimenti simbolo del precedente governo, quindi, sono destinati a cessare in futuro, ecco quelli che ancora sono a disposizione dei cittadini. Bonus tv, bonus idrico, incentivi per andare alle terme, tanto per citarne alcuni. E non sempre ci sono dei requisiti da rispettare. Il bonus tv, per esempio, serve per l'acquisto di televisori compatibili con il nuovo digitale terrestre: non serve presentare l'Isee. Per avere diritto a uno sconto pari al 20% del prezzo, fino a 100 euro, occorre solo rottamare il vecchio apparecchio.


BONUS TERME


Per dare un spinta al settore, il governo ha previsto il bonus terme. Si tratta di un bonus da 200 euro, senza limiti Isee e senza limiti legati al nucleo familiare. L'incentivo può essere chiesto una volta sola ed è nominale, quindi non può essere ceduto a terzi: si può utilizzare a partire dell'8 novembre, negli stabilimenti termali accreditati.


BONUS RISPARMIO IDRICO
Fino a mille euro per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, per interventi di efficientamento idrico. Si può richiedere per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto per la sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti, con apparecchi che consentono un risparmio di acqua.


Contenuto a cura di Financialounge.com