L'indice Pmi tedesco, che vede i servizi scivolare inaspettatamente in una fase di contrazione, pesa sull'euro e si impennano i titoli di Stato
© -afp
In Germania le previsioni sul Pil indicano "una caduta più profonda dell'economia di quanto stimato in precedenza, almeno dell'1%". Lo afferma Cyrus de la Rubia, capo economista di Hcob. "Qualsiasi speranza che il settore dei servizi possa salvare l'economia della Germania è evaporato", aggiunge. E l'indice Pmi tedesco, che vede i servizi scivolare inaspettatamente in una fase di contrazione, pesa sull'euro che inverte bruscamente la rotta, cedendo lo 0,2% sul dollaro, con cui scambia a 1,082. Si impennano i titoli di Stato dell'Eurozona, con i rendimenti dei decennali tutti in calo.
Le stime - L'indice Pmi del settore manifatturiero in Germania in agosto è cresciuto a 39,1 punti, contro i 38,7 delle previsioni e i 38,8 del mese scorso. Il Pmi del comparto dei servizi tedesco è invece a quota 47,3, rispetto al 51,5 delle stime e al 52,3 segnato in luglio. L'indice composito, media ponderata dei due indici, si è ridotto ulteriormente a 44,7 dai 48,5 di luglio, il più basso da oltre tre anni a questa parte. Sono queste le stime preliminari elaborate da S&P Global per il mese corrente.
Il calo più marcato dell'economia da tre anni a questa parte - Ad agosto l'economia tedesca ha subito il calo più marcato da oltre tre anni, scrive nella nota S&P, dove commentando i dati flash PMI, Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank, ha detto: "Il settore dei servizi sta per unirsi alla recessione nel settore manifatturiero, che sembra essere iniziata nel secondo trimestre. Il nostro modello di previsione del Pil, che incorpora la stima flash del Pmi, indica ora un calo dell'intera economia più profondo rispetto a prima, pari a quasi il -1%. La stagflazione è una cosa brutta. Tuttavia, è esattamente ciò che sta accadendo all'economia dei servizi", ha aggiunto. La stagflazione è una situazione nella quale sono contemporaneamente presenti nello stesso mercato sia un aumento generale dei prezzi, sia una mancanza di crescita dell'economia in termini reali.
"Un barlume di speranza" - De la Rubia ha poi concluso che "la produzione manifatturiera ha subito un altro duro colpo in agosto, crollando ancora più velocemente". Ma in ogni caso, secondo lui, "c'è un barlume di speranza che la recessione industriale stia raggiungendo il suo punto più basso".
Peso sull'euro - Gli indici Pmi della Germania, come detto, pesano sull'euro: il Btp cede 10 punti base al 4,19% mentre il Bund arretra di 9 punti al 2,55%. L'inattesa frenata dei servizi, nonostante la leggera ripresa della manifattura, riduce le possibilità di un nuovo rialzo dei tassi da parte della Bce a settembre, pesando sull'euro e dando slancio ai bond.