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Fca-Renault, la Francia chiede garanzie e Di Maio auspica "più lavoro"

Interviene anche il partner di Renault, Nissan, che avverte: "Se lʼaccordo va a buon fine siamo pronti a rivedere i rapporti con lʼʼazienda francese

Fca-Renault, la Francia chiede garanzie e Di Maio auspica
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La Francia ha chiesto a Fca ulteriori garanzie nella fusione con Renault, allo scopo di evitare tagli occupazionali e difendere l'interesse nazionale.

E anche l'Italia interviene, tramite il vicepremier Luigi Di Maio, per auspicare "più lavoro" e dando per scontato "che si salvaguardino prima di tutto i lavoratori". Il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, come riferisce il suo portavoce,  ha presentato le sue richieste a John Elkann.

Di Maio: "Auspichiamo più posti di lavoro" - Anche il ministro del Lavoro Di Maio ha voluto mettere in chiaro le sue richieste e su Facebook ha scritto: "Sono in contatto con i vertici di Fca. Stiamo seguendo l'operazione che, vista la portata, vede il nostro Paese tra i suoi protagonisti. Il mio auspicio è che possa creare più lavoro ma le trattative sono ancora in corso. Diamo per scontato che si salvaguardino prima di tutto i lavoratori e che, piuttosto, attraverso il mantenimento e il potenziamento del piano di investimenti sugli stabilimenti italiani, questi aumentino nel prossimo futuro". Inoltre Di Maio sottolinea il supporto dello Stato al brand Fca in Italia augurandosi che "un marchio indissolubilmente legato all'Italia e alla sua storia continui a essere rispettato, perché solo in quel caso staremmo parlando di un'operazione di crescita e sviluppo aziendale come da noi intesa".

Incontro Elkann-Le Maire - Il ministro Le Maire, come ha riferito il portavoce, ha incontrato nel weekend a Parigi il presidente di Fca per illustrargli la sua posizione. Il governo francese, infatti, con il suo 15% è il maggiore azionista di Renault e per questo ha chiesto ulteriori garanzie, oltre alla protezione dei posti di lavoro a Fiat Chrysler Automobiles, per accettare la fusione tra le due case automobilistiche. Nell'incontro avuto con John Elkann, Le Maire ha spiegato che c'è il consenso sulla fusione 50-50, ma la Francia avrebbe alzato la posta per l'eventuale nuovo gruppo combinato.

Le richieste francesi - La Francia, infatti, vuole la sede operativa della compagnia post fusione a Parigi, un dividendo speciale per gli azionisti di Renault, che detiene il 43% del partner dell'alleanza Nissan, e un seggio del governo francese nel consiglio di amministrazione. Almeno questo è quanto ha riferito il portavoce del ministero a Bloomberg, aggiungendo che Le Maire pretende anche garanzie per Senard, che dovrà restare ceo di Fca-Renault per almeno quattro anni.

La posizione di Fca e l'imminente cda Renault - Le richieste della Francia sono oggetto di valutazione da parte del gruppo italo americano che, sempre secondo fonti consultate da Bloomberg, sarebbe disponibile solo a piccoli ritocchi al suo piano.Oltre ad aver incontrato Elkann, comunque, Bruno Le Maire ha visto anche Jean-Dominique Senard, presidente di Renault. Questi incontri precedono il cda della casa automobilistica francese che si terrà martedì, giorno in cui arriverà una risposta alla proposta di fusione avanzata da Fca.

Nissan pronta a rivedere i rapporti con Renault - Sul possibile accordo tra Fca e Renault, si è espresso il ceo di Nissan, Hiroto Saikawa, secondo cui la proposta attualmente in discussione "è una fusione completa che, se realizzata, altererebbe significativamente la struttura del nostro partner Renault". "Ciò richiederebbe una revisione fondamentale della relazione esistente tra Nissan e Renault", ha spiegato la casa automobilistica giapponese. "Dal punto di vista della protezione degli interessi di Nissan, Nissan analizzerà e prenderà in considerazione i suoi rapporti contrattuali esistenti e il modo in cui dovremmo operare in futuro", ha concluso Saikawa che ha comunque parlato di "nuove collaborazioni e opportunità di sinergie". Nissan parla di "nuove opportunità di sinergie" che derivererebbero dalla possibile fusione di Fiat Chrysler Automobiles con Renault, ma al tempo stesso l'amministarore delegato Hiroto Saikawa avverte che se questa operazione andasse davvero in porto richiederebbe, appunto, "una fondamentale revisione della relazione che esiste tra Nissan e Renault".

Conte: "Premura per l'occupazione" - Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "E' una vicenda che seguo con molta attenzione e spetta al governo avere premura per i livelli occupazionali, ma senza orientare l'operazione".