Il Parlamento europeo approva la flessibilità triennale per le emissioni di CO₂: i costruttori potranno evitare sanzioni calcolando la media tra il 2025 e il 2027
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Il Parlamento europeo ha dato il via libera a una modifica significativa delle norme sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni. Con 458 voti favorevoli, 101 contrari e 14 astensioni, è stata approvata la proposta della Commissione europea che introduce maggiore flessibilità per i costruttori nel rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni. Invece di dover rispettare limiti annuali, le aziende potranno calcolare la media delle emissioni sull'intero triennio 2025-2027, consentendo di compensare eventuali sforamenti in un anno con prestazioni migliori negli altri due.
Questa decisione arriva in risposta alle preoccupazioni dell'industria automobilistica europea, che temeva multe fino a 15 miliardi di euro a causa della difficoltà nel raggiungere gli obiettivi annuali, soprattutto considerando il ritardo nella diffusione dei veicoli elettrici rispetto ai concorrenti cinesi e statunitensi. La flessibilità introdotta mira a sostenere il settore in un periodo di rapidi cambiamenti tecnologici e crescente concorrenza.
La proposta, parte del piano d'azione della Commissione per l'industria automobilistica europea annunciato il 5 marzo 2025, ha ricevuto l'approvazione formale del Consiglio Ue il 7 maggio. Il regolamento entrerà in vigore dopo la revisione linguistica finale.
Secondo il regolamento (UE) 2019/631, le norme attuali prevedono una riduzione delle emissioni medie di CO₂ del 15% rispetto ai livelli del 2021 per il periodo 2025-2029. Con la nuova modifica, i costruttori potranno calcolare la conformità a questo obiettivo come media annuale sul triennio 2025-2027, anziché su base annuale. Questo approccio consente alle case automobilistiche di compensare eventuali superamenti dei limiti in un anno con prestazioni migliori negli anni successivi.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che la modifica offre "maggiore flessibilità a questo settore chiave" pur mantenendo gli obiettivi climatici dell'UE. Tuttavia, alcune organizzazioni ambientaliste hanno espresso preoccupazione, sostenendo che l'allentamento delle regole potrebbe rallentare la transizione verso veicoli a zero emissioni e compromettere gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica.
Il voto del Parlamento europeo rappresenta un passo significativo nel bilanciare le esigenze dell'industria automobilistica con gli obiettivi ambientali dell'Unione. Resta da vedere come questa flessibilità influenzerà le strategie dei costruttori e il progresso verso una mobilità più sostenibile.