LA BCE CONTROLLA

Draghi teme le incertezze: "Economia Ue a rischio per nuovi shock"

Secondo l'Eurotower il 2015 è stato anno di ripresa, ma inflazione bassa

07 Apr 2016 - 14:25

"Le prospettive per l'economia mondiale sono circondate da incertezza. Dobbiamo fronteggiare persistenti forze disinflazionistiche. Si pongono interrogativi riguardo alla direzione in cui andrà l'Europa e alla sua capacità di tenuta a fronte di nuovi shock". E' quanto si legge nella prefazione di Mario Draghi del rapporto Bce 2015. "La Bce non si piega - ha aggiunto Draghi - prosegue l'espansione monetaria".

Senza le misure della Bce "l'inflazione sarebbe risultata negativa nel 2015 e sarebbe stata inferiore di oltre mezzo punto percentuale nel 2016 e di circa mezzo punto percentuale nel 2017". Lo afferma Mario Draghi, presidente della Bce, nell'introduzione al rapporto annuale 2015 dell'istituto di Francoforte. Il programma di acquisto di asset, compresi i titoli si Stato dell'eurozona, "determinerà un aumento del Pil dell'area dell'euro di circa 1,5 punti percentuali nel periodo 2015-2018", prosegue Draghi.

"In questo contesto - continua il presidente della Bce - un nodo centrale del 2015 è stato per l'area il rafforzamento della fiducia: fra i consumatori per promuovere la spesa; da parte delle imprese per riavviare le assunzioni e gli investimenti; a livello delle banche per incrementare i prestiti".

Secondo Draghi "ciò è stato essenziale per alimentare la ripresa e contribuire a riportare l'inflazione verso il nostro obiettivo di tassi inferiori ma prossimi al 2%". "Con l'avanzare dell'anno - prosegue - abbiamo di fatto assistito al consolidarsi della fiducia. La domanda interna ha sostituito quella esterna come motore della crescita sulla scia di un miglioramento del clima di fiducia dei consumatori".

Nel complesso dell'area dell'euro, spiega ancora Draghi "è ripartita la dinamica del credito. L'occupazione ha continuato ad aumentare e i timori di deflazione, che si erano diffusi nell'area agli inizi del 2015, sono stati interamente dissipati".

Non escluso un nuovo taglio dei tassi - La Banca centrale europea non esclude un nuovo taglio dei tassi di interesse. E' quanto emerge dai verbali della riunione del 10 marzo durante la quale il consiglio direttivo dell'istituto di Francoforte ha varato un pacchetto di nuove misure anti-deflazione. La Bce ipotizza un'eventuale nuova sforbiciata in caso di shock economici. Ritenuta al momento non necessaria, invece, l'esenzione di alcune banche dai tassi negativi sui depositi.

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