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Dalla rimodulazione dell'Iva agli incentivi per i prof, cosa chiede l'Ue all'Italia

Banda larga, occupazione femminile, economia green: nelle raccomandazioni di Bruxelles non cʼè solo il richiamo sulla gestione dei conti e del debito pubblico

Dalla rimodulazione dell'Iva agli incentivi per i prof, cosa chiede l'Ue all'Italia - foto 1
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Banda larga, occupazione femminile, innovazione, ricerca, qualità e sostenibilità di ponti, strade e ferrovie, economia green.

Leggendo le raccomandazioni di Bruxelles, l'Italia risulta in ritardo su quasi tutto rispetto agli altri Paesi europei, dall'efficienza della pubblica amministrazione a quella nella gestione dei fondi europei. Non c'è, insomma, solo il richiamo sulla gestione dei conti e del debito pubblico nelle 14 pagine che certificano come "giustificata" una procedura di infrazione, ma una serie di suggerimenti dettagliati utili a migliorare condizioni sociali e perfomance dell'economia.

PER RIFORMA FISCO RIMODULARE IVA, SCONTI E PATRIMONIALE - Per ridurre le tasse la ricetta della Commissione è chiara: oltre a ridurre la spesa pubblica per le pensioni, bisogna spostare la tassazione da lavoratori e imprese a "patrimonio e consumi", due voci "sottoutilizzate". E attuare una "razionalizzazione" delle tax expenditures, "in particolare le aliquote ridotte" Iva. Contro l'evasione, oltre a fattura e scontrino elettronico, si suggerisce di abbassare il tetto al contante, per favorire gli scambi tracciabili. Sul fronte "patrimoniale", nel documento si ricorda anche la mai completata riforma del catasto e lo stop all'Imu prima casa "anche per i nuclei più abbienti".

PIU' FONDI A ISTRUZIONE, MOTIVARE I PROF - Abbandono scolastico 4 punti sopra la media Ue, "scarsissima attrattiva" del mestiere di insegnante, con un sistema di reclutamento ingessato, carriere solo per anzianità e stipendi "bassi rispetto agli standard internazionali". Studenti e adulti che ottengono "i peggiori risultati" sulle competenze, comprese quelle digitali. Istruzione superiore senza fondi e organico. Urge intervenire perché si tratta di freni a produttività e crescita. Su questo fronte andrebbero anche aumentati e resi "permanenti" gli incentivi fiscali in ricerca e sviluppo che meglio hanno funzionato finora.

PIU' DONNE AL LAVORO CON NIDI E CONGEDI AI PAPA' - Anche sul divario di genere l'Italia resta campione Ue anche per colpa di un "sistema di congedi parentali inadeguato", soprattutto per i padri, e "servizi per l'infanzia" e per gli anziani "poco sviluppati". Bruxelles raccomanda anche di pensare a un taglio del cuneo fiscale "per il secondo percettore del reddito".