Coronavirus, nel primo trimestre balzo del rapporto deficit/Pil: +10,8%
Istat: numeri dovuti allʼaumento delle uscite per Cig e indennità. Scende il reddito delle famiglie, sale la propensione al risparmio
Nel primo trimestre 2020 il rapporto tra deficit e Pil balza al 10,8%. Secondo l'Istat, l'incidenza dell'indebitamento "è sensibilmente aumentata" per "la riduzione delle entrate e l'aumento delle uscite", che includono "le spese straordinarie per cassa integrazione guadagni e varie tipologie di indennità relative al mese di marzo", per l'emergenza coronavirus. Nel trimestre, inoltre, la spesa per consumi delle famiglie si è ridotta del 6,4%.
Nel primo trimestre uscite a +3,8% - L'Istat ricorda che il balzo del deficit al 10,8% va confrontato con il primo trimestre 2019, quando lo stesso dato si fermava al 7,1%. Le uscite totali nel primo trimestre 2020 presentano una crescita del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2019 e la loro incidenza sul Pil (pari al 51,7%) è cresciuta in termini tendenziali del 4,4%.
Entrate giù del 3,6% - Le uscite correnti hanno segnato, nel primo trimestre 2020, un aumento tendenziale del 4,1%, mentre le uscite in conto capitale sono diminuite in termini tendenziali dell'1,1%. Le entrate totali nel primo trimestre 2020 sono scese tendenzialmente del 3,6% e hanno inciso sul Pil per il 40,8%, con una crescita dello 0,5% sullo stesso periodo del 2019. Nel primo trimestre 2020 le entrate correnti hanno segnato tendenzialmente una riduzione del 3,6%, mentre crescono dello 0,7% le entrate in conto capitale.
Famiglie, reddito disponibile -1,6% - Contemporaneamente, nel primo trimestre 2020 è diminuito dell'1,6% il reddito disponibile delle famiglie, mentre la spesa per consumi è crollata del 6,4%. Si registra invece un balzo della propensione al risparmio, in aumento del 4,6% rispetto al quarto trimestre 2019. Scende il potere d'acquisto, diminuito dell'1,7% rispetto al trimestre precedente a fronte di una sostanziale stabilità dei prezzi (+0,2%).
Sale il tasso di risparmio - Secondo l'Istat "le misure di sostegno ai redditi introdotte per contenere gli effetti negativi dovuti all'emergenza sanitaria hanno limitato in misura significativa la caduta del reddito disponibile e del potere d'acquisto delle famiglie. A fronte della brusca contrazione della spesa per consumi finali delle famiglie legata alle misure di contenimento, è aumentato considerevolmente il tasso di risparmio".
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