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Consob: "Il 30% degli italiani non sa cosa sia un conto corrente"

"Il 21% degli intervistati non conosce nessuna delle nozioni di base e di quelle avanzate"

Consob: "Il 30% degli italiani non sa cosa sia un conto corrente" - foto 1
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L'analfabetismo finanziario degli italiani si conferma a livelli ancora molto elevati.

A non sapere cosa siano un conto corrente e altri strumenti come azioni, obbligazioni, fondi comuni e Bitcoin è infatti oltre il 30%" del campione - composto da 3.056 persone - intervistato dalla Consob per il Rapporto 2019 sulle scelte di investimento delle famiglie. "Il 21% degli intervistati", si legge nello studio, "non conosce nessuna delle nozioni di base come ad esempio inflazione, relazione rischio-rendimento, diversificazione, caratteristiche dei mutui, interesse composto e di quelle avanzate riferite ai titoli obbligazionari".

Educazione finanziaria - Restando in tema di educazione finanziaria, solo il 12% degli italiani intervistati, continua il Rapporto Consob 2019 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, mostra padronanza di 4 dei 7 concetti presentati, mentre esclusivamente il 2% definisce correttamente tutte le nozioni. Sulla consapevolezza del proprio livello di conoscenze finanziarie, poi, "in media il 34% del campione mostra un disallineamento fra conoscenze reali e conoscenze percepite che si traduce in una sovrastima nel 14% dei casi e in una sottostima nel restante 20%", spiega Consob. Il divario tra conoscenze reali e valutazione ex post, ossia successiva alla verifica puntuale delle nozioni prima menzionate, mostra invece una sovrastima della propria cultura finanziaria nel 28% dei casi. Gli intervistati si connotano anche per un basso livello di capacità matematiche di base, come si evince dal fatto che il 54% del campione non sia in grado di eseguire un semplice calcolo percentuale.
 

Scelte finanziarie - Per quanto riguarda le scelte finanziarie, gli italiani continuano a mettere i loro soldi da parte. Ma quelli che riescono a farlo stanno diminuendo e piano piano lo stock di risparmio rischia di erodersi. A risparmiare in modo regolare, soprattutto per motivi precauzionali, è "il 31% degli intervistati, in lieve calo rispetto all'anno precedente quando il dato si attestava al 33%". Nel rapporto si sottolinea anche che la percentuale si alza al 37% per chi riesce a risparmiare in modo occasionale, mentre il 26% non accantona nulla, soprattutto perchè le spese assorbono tutte le entrate famigliari. La mancanza di risparmi rappresenta il maggior deterrente all'investimento, seguito dalla mancanza di fiducia nel sistema finanziario. A fine 2018, "il 30% delle famiglie italiane dichiara di possedere almeno un'attività finanziaria, rappresentata da fondi comuni e titoli di Stato italiani, rispettivamente nel 26% e nel 18% dei casi". 

 

Chi compie le scelte in famiglia - In famiglia, a prendere le decisioni di investimento sono ancora in stragrande maggioranza gli uomini, anche se in sei casi su dieci condividono la scelta con il partner. In linea con le rilevazioni precedenti, "circa il 75% dei decisori finanziari sono uomini, il 25% restante sono donne prevalentemente single", si legge nella nota.  Le scelte economico-finanziarie "risultano tuttavia condivise con il partner in oltre il 60% dei casi, mentre il dato sale all'80% se si considerano anche altri membri del nucleo famigliare", 

 

 

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