L'intesa arriva al termine di una due diligence di alcune settimane

Bper compra Carige e si candida per il terzo polo

I valori dell'operazione restano quelli già delineati nell'offerta preliminare dello scorso 10 gennaio: Genova verrà pagata un euro, previa ricapitalizzazione a carico del fondo per 530 milioni

14 Feb 2022 - 21:07
 © ansa

© ansa

Bper si compra Banca Carige confermandosi, sotto la regia del Gruppo Unipol, come la più convinta candidata all'edificazione di un terzo grande polo bancario italiano, a fianco di Intesa e Unicredit. L'istituto modenese, assistito da Mediobanca e Rothschild, ha raggiunto un accordo per rilevare dal Fitd l'80% di Carige. I valori dell'operazione restano quelli già delineati nell'offerta preliminare dello scorso 10 gennaio: Genova verrà pagata un euro, previa ricapitalizzazione a carico del fondo per 530 milioni. Seguirà l'opa degli emiliani sul restante 20% del capitale a 0,8 euro per azione, prezzo a cui si è allineato il titolo a Piazza Affari.

L'intesa arriva al termine di una due diligence di alcune settimane, partita dopo che il Fitd aveva preferito l'offerta di Bper a quella del Credit Agricole. Il closing dovrà arrivare entro il 30 giugno, così da permettere a Bper di avvalersi degli incentivi fiscali del governo: si tratta di circa 350-370 milioni che, in aggiunta ai 530 iniettati dal Fitd, "dovrebbero permettere di coprire i costi di ristrutturazione e integrazione" e assicurare a Modena neutralità patrimoniale, miglioramento dell'asset quality e significativo accrescimento della redditività dal 2023. Grazie all'ingresso di 22 miliardi di attivi, 800 mila clienti, 12 miliardi di impieghi e 380 filiali, il gruppo guidato da Piero Montani si consolida come quarta banca italiana per totale attivi, saliti oltre quota 158 miliardi, disponendo di 2120 filiali e servendo oltre 5 milioni di clienti a cui eroga oltre 91 miliardi di finanziamenti.

L'acquisto di Carige, afferma Bper, presenta una "forte valenza strategica ed industriale" e consentirà "di crescere in territori", come la Liguria e il Nord della Toscana, "ad oggi limitatamente presidiati". Ma conferma anche il dinamismo della banca emiliana che lo scorso anno ha rilevato circa 600 sportelli di Ubi. Con Unipol al 9% della Popolare di Sondrio, molti vedono nella banca valtellinese il prossimo tassello di una politica di crescita incoraggiata dal ceo dei bolognesi, Carlo Cimbri, interessato alla rivalutazione dei suoi investimenti bancari e alla distribuzione delle sue polizze in una rete di sportelli sempre più estesa.

Con la vendita il Fitd "ha dato concreta attuazione al proprio impegno di sostegno della Banca, a tutela dei depositanti e del complesso degli stakeholders". Mentre il presidente ligure Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci hanno espresso l'auspicio che venga "tutelata la territorialità" di Carige, che deve restare "centrale" anche dal "punto di vista occupazionale".

Per un'operazione che si chiude, un'altra potrebbe aprirsi a breve. Il mercato resta infatti in attesa di conoscere le mosse sul Banco di Unicredit, che domani riunirà il cda per l'approvazione del progetto di bilancio. Gli analisti si interrogano sulla struttura di un'eventuale acquisizione, divisi tra chi scommette su uno scambio azionario e chi su un'operazione mista ma tutti concordi su un punto: non dovranno toccati i 16 miliardi di euro promessi ai soci dal ceo Andrea Orcel. Intanto in Borsa le valutazioni relative continuano a divergere (Unicredit ha perso il 4,2% mentre il Banco solo lo 0,6%), riducendo la convenienza di un'operazione in azioni. Mentre in ambienti bancari si mormora di una freddezza da parte del governo che, con l'acquisizione del Banco, vedrebbe scomparire un potenziale candidato per l'acquisizione di Mps.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri