crollano i mercati

Borse europee gelate dalla nuova offensiva di Mosca: Milano (-4,1%) ai minimi da luglio | Corrono petrolio e gas

Cali pesantissimi anche a Francoforte (-3,85%), Parigi (-3,94%), Madrid (-3,43%) e Londra (-1,72%)

01 Mar 2022 - 19:02
 © ansa

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Giornata nera per i mercati azionari in Europa, con l'andamento dei listini che è ulteriormente peggiorato nel pomeriggio in parallelo all'aggravarsi del conflitto in Ucraina e alla luce dell'intonazione nettamente negativa anche della Borsa Usa in avvio. Piazza Affari, la peggiore in Europa, ha terminato con un ribasso del Ftse Mib del 4,14% a 24.363,56 punti e con l'All Share che ha perso il 4,3% a 26.604,32 punti. Cali pesantissimi anche a Francoforte (-3,85%), Parigi (-3,94%), Madrid (-3,43%), Londra (-1,72%).

Gli investitori si interrogano sugli impatti che la crisi Russia-Ucraina potrà avere sull'economia e sui mercati finanziari a livello mondiale, mentre già hanno preso il volo i prezzi delle materie prime: il gas naturale è balzato a oltre 126 dollari alla Borsa di Amsterdam e il petrolio Brent è volato a 107 dollari al barile. Tra i titoli del Ftse Mib solo tre hanno viaggiato in controtendenza, chiudendo comunque sotto i massimi di seduta, spinti dai risvolti dei venti di guerra: gli energetici Eni (+3,4%) e Terna (+1,82%) e il campione nazionale dell'Aerospazio e della Difesa Leonardo (+1,45%).

Crollati i titoli di Moncler (-9,12%) e di Telecom Italia (-9%) alla vigilia del cda su conti e piano mentre circolano rumors su un possibile stop all'offerta di KKR. A picco anche i titoli bancari, con Mediobanca (-7,8%), Intesa Sanpaolo (-7,7%), UniCredit (-6,95%), Mps (-4,33%). Ribasso inferiore a quello del listino per Generali (-2,23%) all'indomani della cooptazione in cda di Andrea Sironi, che verrà proposto quale futuro presidente della compagnia del Leone nella lista del board all'assemblea di fine aprile.

Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali è sceso in area 149 punti base, con il rendimento del titolo italiano all'1,42% e quello del titolo tedesco al -0,07%.

Riprendono a correre i prezzi dell'energia: il petrolio tratta oltre la soglia dei 100 dollari al barile a Londra e il Wti al Nymex sale oltre i 101 dollari al barile, livello che non si vedeva da luglio 2014, riprende a volare anche il prezzo del gas che avanza di oltre il 12%.

Sul mercato dei cambi, il dollaro si rafforza sull'euro, denaro sullo yen giapponese e il franco svizzero, classici beni rifugio. Il rublo russo che recupera decisamente terreno su dollaro ed euro. Sul mercato dei titoli di Stato torna in negativo il rendimento del Bund a 10 anni (-0,02%) e quello dei BTp arretra all'1,53%. Oro in rialzo a 1924 dollari l'oncia (+1,2%).

Confindustria: bolletta energetica potrebbe salire a 51 miliardi - Secondo il Centro studi di Confindustria, i nuovi picchi di prezzo in relazione alla crisi Ucraina potrebbero far salire la bolletta energetica dell'industria a 51 miliardi nel 2022. E' quanto indicato nel corso del Consiglio generale degli industriali. Una stima più alta rispetto alla precedente di 37 miliardi calcolata sull'effetto del caro-energia prima che scoppiasse il conflitto tra Russia e Ucraina.

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