Il Vecchio Continente ha perso, in un'unica seduta, 328 miliardi di euro di capitalizzazione. Milano da sola ne ha bruciati 21,6
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Giornata nera per i mercati con l'indice Euro stoxx 600, che raggruppa i principali titoli quotati sulle Borse del Vecchio continente, che ha lasciato sul terreno il 4,10%. Un calo che si è tradotto in 328 miliardi di euro di capitalizzazione persi in un'unica seduta. La sola Piazza Affari, con un calo dell'indice Ftse Mib del 4,81% a 18.806 punti, ha bruciato 21,6 miliardi.
Borse europee in profondo rosso Francoforte ha chiuso perdendo il 4,39% con il Dax a 11.979 punti, Londra il 4,01% con il Ftse 100 a 6.075 punti e Parigi il 4,71% a 4.815 punti. A mettere sotto pressione i mercati sono stati i timori di una nuova ondata di coronavirus negli Stati Uniti e in America Latina, accompagnati dall'allarme della Fed sui considerevoli rischi che corre l'economia americana.
Spread Btp-Bund a 190 punti A Milano l'indice principale Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 4,81%, ripiombando sotto la soglia dei 19mila punti, a 18.806,86. Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a 191 punti, con il rendimento del decennale italiano all'1,48%, dopo i 190 dell'avvio e i 184 segnati in mattinata, in scia all'andamento positivo dell'asta dei titoli di Stato italiani.
I titoli più in sofferenza Anche sul listino milanese, come in Europa, hanno sofferto i titoli dell'automotive come Cnh (-11,8%), Pirelli (-8,5%) e Fca (-7,7%), che sconta anche il probabile avvio di un'indagine antitrust sulla fusione con Psa. Pesante Atlantia (-9,1%) nel giorno della trimestrale, vendite su Tim (-8%) e sui bancari, con Banco Bpm (-7,8%), Unicredit (-7,87%) tra i peggiori. Il petrolio pesa su Saipem (-7,51%) ed Eni (-7%). In recupero Diasorin (+2,3%), dopo diverse sedute sotto vendita.
Tonfo per Wall Street Wall Street ha chiuso in forte calo. Il Dow Jones ha perso il 6,90% a 25.128,17 punti, il Nasdaq ha ceduto il 5,27% a 9.492,43 punti mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno il 5,90% a 3.001,96 punti.