Da martedì 18 novembre alle 07:00 si aprono le domande per ottenere lo sconto fino a 200 euro sull'acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza: ecco cosa serve, quali prodotti sono ammessi e perché è fondamentale muoversi subito
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Quando e come richiedere il bonusQuali sono i prodotti ammessiImporti, limiti e condizioniPerché muoversi subito i rischi del click dayPasso-passo operativo per famiglieCome aggiornare l'ISEECosa succede se il voucher scadePer quali importi conviene davvero sfruttare il bonusIl bonus può essere richiesto anche da chi è in affitto
A partire dalle 07:00 di martedi 18 novembre si aprono ufficialmente le domande per il Bonus Elettrodomestici 2025, il contributo introdotto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per favorire la sostituzione di grandi elettrodomestici con modelli piu efficienti e prodotti nell'Unione Europea. La misura prevede un voucher che può arrivare fino a 200 euro, destinato alle famiglie con ISEE fino a 25.000 euro e riconosciuto come sconto in fattura direttamente dal venditore aderente. Il fondo disponibile e limitato, pari a circa 48 milioni di euro, e le domande saranno gestite in ordine cronologico di arrivo. Per questo, l'avvio della procedura assume le caratteristiche di un vero e proprio click day, rendendo determinante la rapidità dell'invio. Le famiglie interessate devono quindi prepararsi con anticipo, verificando requisiti, documenti necessari e prodotti ammissibili, cosi da non rischiare di vedere esaurite le risorse poche ore dopo l'apertura.
Le domande possono essere presentate dalle 07:00 del 18 novembre tramite l'app IO o il portale dedicato, autenticandosi con SPID o CIE. Il bonus viene generato sotto forma di voucher digitale, che deve essere utilizzato entro 15 giorni per l'acquisto dell'elettrodomestico presso un venditore convenzionato. Il codice viene scansionato dal rivenditore al momento dell'acquisto e lo sconto viene applicato direttamente in fattura. La procedura e interamente digitale: dopo la richiesta non sono previsti ulteriori passaggi, ma è essenziale che il prodotto scelto risponda ai requisiti tecnici e che il vecchio apparecchio venga consegnato per la rottamazione.
Il contributo riguarda sette categorie di grandi elettrodomestici: lavatrici e lavasciuga, forni, cappe, lavastoviglie, asciugabiancheria, frigoriferi e congelatori, piani cottura. Ogni categoria ha una classe energetica minima richiesta. Tra le principali: lavatrici e lavasciuga devono essere in classe A o superiore; forni e cappe almeno in classe A; lavastoviglie e asciugabiancheria in classe C; frigoriferi e congelatori in classe D. Gli apparecchi devono essere nuovi, prodotti in uno stabilimento dell'Unione Europea e acquistati in sostituzione di un prodotto obsoleto appartenente alla stessa categoria. Il vecchio elettrodomestico deve essere consegnato al venditore per la corretta gestione RAEE.
Il bonus copre fino al 30% del prezzo di acquisto dell'elettrodomestico. Il valore massimo è di 100 euro per la generalità dei nuclei familiari e di 200 euro per chi ha un ISEE fino a 25.000 euro. Ogni famiglia può richiedere un solo contributo per un singolo prodotto. Il voucher deve essere utilizzato entro 15 giorni dalla sua emissione: oltre tale termine decade e non può essere rigenerato. Per accedere al contributo e necessario rottamare un apparecchio della stessa categoria, dichiarare il possesso dei requisiti e completare la procedura online senza errori od omissioni. Il contributo non e cumulabile con altre agevolazioni relative allo stesso acquisto.
Le risorse complessive stanziate ammontano a circa 48 milioni di euro e saranno assegnate fino al loro esaurimento, seguendo l'ordine cronologico delle richieste. L'apertura alle 07:00 del 18 novembre rende la fase iniziale particolarmente competitiva. Negli incentivi analoghi degli ultimi anni, la disponibilità si è ridotta rapidamente, talvolta nell'arco della stessa giornata. Per questo motivo e consigliabile completare prima possibile le verifiche preliminari: aggiornare l'ISEE, scegliere con precisione il modello ammesso, individuare un venditore già registrato sulla piattaforma e avere a disposizione il dispositivo con SPID o CIE attivi. Ogni minuto può fare la differenza tra accedere al contributo o trovare il fondo esaurito.
Per velocizzare la procedura e utile avere gia pronti i documenti necessari: codice fiscale, credenziali SPID o CIE, ISEE aggiornato se si intende richiedere la maggiorazione a 200 euro. Prima dell'invio della domanda è importante verificare che il venditore scelto sia tra quelli convenzionati sulla piattaforma ministeriale. Una volta individuato il modello ammesso e ottenuto il voucher, basta recarsi in negozio o acquistare online presso i rivenditori aderenti, consegnando o programmando il ritiro del vecchio elettrodomestico. Il venditore applicherà lo sconto direttamente in fattura, avviando la procedura di rimborso attraverso il sistema informatico del gestore.
Il voucher generato dal sistema e valido per 15 giorni dalla data di emissione. Se non viene utilizzato entro questo periodo, perde efficacia in modo automatico e non può essere recuperato, rinnovato o rigenerato. Il beneficiario deve quindi ripetere l'intera procedura di richiesta, ma solo se le risorse del fondo non risultano esaurite. In caso contrario, la possibilità di ottenere il contributo decade definitivamente. E quindi consigliabile pianificare l'acquisto prima di inoltrare la domanda, cosi da evitare di disperdere tempo utile nei giorni di maggiore pressione sulla piattaforma.
Si tratta di due misure distinte, con finalità e requisiti differenti. Il Bonus Elettrodomestici 2025 e un contributo statale diretto, erogato tramite voucher come sconto immediato in fattura. Il Bonus Mobili, invece, e una detrazione fiscale del 50% collegata a interventi di ristrutturazione edilizia. I due incentivi non sono cumulabili sulla stessa spesa, perché non e possibile applicare due agevolazioni al medesimo acquisto. Tuttavia, una famiglia può beneficiarne entrambi solo se riferiti a prodotti differenti e per finalità distinte, purché siano rispettati i requisiti specifici di ciascuna misura.
La rottamazione e obbligatoria per ottenere l'incentivo. Il vecchio elettrodomestico deve appartenere alla stessa categoria del nuovo prodotto acquistato e viene ritirato dal venditore convenzionato, che ne gestisce il corretto smaltimento come rifiuto RAEE. Al momento dell'acquisto, il rivenditore rilascia un documento che certifica il ritiro e la destinazione dell'apparecchio, attestando cosi la conformità del processo. In caso di acquisti online, il ritiro viene programmato tramite corriere o servizio dedicato, mentre l'acquirente deve assicurarsi che l'apparecchio sia pronto per la consegna secondo le modalità indicate dal venditore.
Si, il bonus può essere utilizzato anche per acquisti online, ma esclusivamente presso rivenditori che risultano registrati sulla piattaforma ministeriale. Durante la fase di checkout e presente un campo dedicato all'inserimento del voucher. Il sistema del venditore verifica in tempo reale la validità del codice e applica lo sconto prima del pagamento. È importante controllare che il sito riporti chiaramente l'adesione all'iniziativa e che il processo di ritiro del vecchio elettrodomestico sia previsto e descritto nelle condizioni di vendita.
Il bonus può coprire fino al 30% del prezzo, ma entro un tetto massimo di 100 o 200 euro a seconda dell'ISEE. L'incentivo diventa particolarmente conveniente quando il costo dell'elettrodomestico rientra in una fascia di prezzo medio, dove lo sconto è significativo rispetto al valore complessivo. Su prodotti molto costosi, il limite massimo fissato potrebbe risultare meno incisivo, mentre su prodotti troppo economici la percentuale di sconto non supererebbe comunque il valore previsto dal contributo. In presenza di offerte commerciali parallele, e utile verificare che il venditore sia convenzionato, cosi da poter sommare lo sconto del bonus alla promozione in corso, nei limiti consentiti dalla normativa.
Si, il bonus può essere richiesto anche da chi vive in affitto, poichè non si tratta di una detrazione legata alla proprietà dell'immobile ma di un contributo destinato alla persona fisica. L'inquilino deve essere residente in Italia e deve dimostrare la sostituzione di un elettrodomestico presente nell'abitazione, rispettando le stesse regole previste per tutti gli altri beneficiari. Non è necessario il consenso del proprietario, salvo eventuali accordi contrattuali interni tra le parti, che pero non influiscono sulla procedura di richiesta.