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Bollo auto, dal 2026 cambia tutto... ma solo per le auto nuove

Tutto quel che c'è da sapere sulle nuove norme, dalla scadenza di pagamento alle novità in materia di compravendita

07 Lug 2025 - 08:59
 © Tgcom24

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Dal 2026 cambiano le regole per il pagamento del bollo auto. Ma solo per le vetture di nuove immatricolazione. Le novità sono contenute nel testo di uno schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri, ora all'esame delle commissioni competenti. La norma stabilisce che per le auto immatricolate dal prossimo anno, il pagamento del bollo possa essere solo annuale, in un'unica soluzione. Quindi non sarà più possibile rateizzare il pagamento, pratica invece ora consentita in alcune Regioni.

Poiché il pagamento diventa solo annuale, anche la scadenza segue le regole del versamento annuale: bisognerà versare l'importo del bollo entro l'ultimo giorno del mese successivo all'immatricolazione, come succede già oggi per chi paga in un'unica soluzione. Le Regioni potranno però continuare a concedere la rateizzazione solo per alcune tipologie di auto.

Non cambia nulla, invece, per le auto acquistate entro la fine del 2025: le regole rimangono le stesse. E quindi è possibile sia pagare il bollo annuale (con scadenza l'ultimo giorno del mese successivo all'immatricolazione), sia chiedere la rateizzazione (e in questo caso si paga entro l'ultimo giorno del terzo mese del trimestre).

Lo schema di decreto legislativo introduce un'innovazione tecnica anche nel caso di compravendita di un veicolo usato: i soggetti passivi - che si tratti di acquirenti, usufruttuari o titolari di una locazione finanziaria - vengono individuati il primo giorno del periodo tributario e non l'ultimo giorno utile al pagamento. Questo - viene spiegato nella relazione tecnica - consente "di superare gli inconvenienti che si verificano nel caso di passaggio di proprietà del veicolo nel corso del mese di pagamento, specialmente se ciò avviene tra diverse regioni e di evitare, altresì, richieste di rimborso da parte dei contribuenti e conseguenti contenziosi".

In questo modo - aggiunge la relazione - si ottiene "anche un'uniformità di disciplina a livello nazionale, da tempo auspicata sia dalle altre regioni che dagli operatori del settore". Il bollo - viene stabilito - si paga poi per 12 mesi per i nuovi veicoli, superando le norme attuali che prevedono pagamenti con diverse scadenze a seconda della tipologia del veicolo. Ma, anche in questo caso, le regole possono prevedere deroghe, con pagamenti quadrimestrali.

Un'altra novità importante riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, le cosiddette ganasce fiscali, una misura restrittiva che può essere decisa per il recupero di somme fiscali, ma anche per gravi violazioni del codice della Strada, come ad esempio in caso di forte superamento del tasso alcolico alla guida. Il nuovo testo stabilisce che il tributo va pagato anche in caso di fermo amministrativo che viene escluso espressamente dai casi di "perdita del possesso del veicolo per forza maggiore o per fatto di terzo o la indisponibilità conseguente a provvedimento dell'autorità giudiziaria o della pubblica amministrazione". Finora, invece, in base a una sentenza della Corte Costituzionale del 2017, questi veicoli erano esentati dal pagamento del bollo. Anche questa regola, comunque, verrà superata dal 2026 ed è al centro delle valutazioni delle commissioni competenti.

Alcune semplificazioni vengono poi introdotte per chi fa commercio di veicoli usati. "La cessione di veicoli da chiunque effettuata nei confronti di soggetti che ne fanno professionalmente commercio - viene chiarito - determina l'interruzione dell'obbligo del pagamento della tassa automobilistica nel solo caso in cui venga trascritta al Pubblico registro automobilistico-PRA". La comunicazione può avvenire entro 60 giorni e scompare un elenco quadrimestrale, con i dettagli dei proprietari dell'auto e del contratto di vendita, che doveva essere compilato da chi vende le auto con un aggravio burocratico anche per il Pra.

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