economia

Merkel: Germania vuole euro forte

25 Nov 2010 - 15:13

Nessuno Stato dell'Eurozona ha bisogno di ristrutturare il suo debito. La rassicurazione viene dal cancelliere tedesco Angela Merkel, la quale ha inoltre ribadito che la Germania vuole "un euro forte" ed è pronta a mostrare il suo impegno, la sua "solidarietà" per mantenere il valore della moneta unica. Il cancelliere ha infine cercato di dissipare i dubbi sulla stabilità dell'area euro dicendo di essere "più fiduciosa rispetto a primavera".

La Germania è quindi pronta ''ad agire in solidarietà" per difendere un ''euro forte''. Lo ha ribadito la cancelliera tedesca che ha assicurato che il nuovo meccanismo anti-crisi non verrà applicato prima del 2013 e che non riguarderà i bond attualmente in circolazione. Secondo la Merkel nell'Ue ora "siamo tutti pronti a sostenere che serve un meccanismo di crisi permanente". Il sistema temporaneo attuale sarà in vigore fino al 2013, e allora, appunto, per la Germania si dovrà procedere a una sua rivisitazione anche con modifiche alle procedure, che chiamino in causa anche gli investitori privati. Ad esempio in caso di un salvataggio di un paese europe si potrebbero prevedere class action, o meccanismi di ritrutturazione o riscadenziazione dei pagamenti sul debito pubblico.

In ogni caso "oggi non vedo alcun paese in questa situazione", ha chiarito La Merkel. Tenuto conto che il meccanismo anti crisi attuale garantisce in maniera integrale i bond dei paesi europei che chiedono aiuti. Messaggi rassicuranti sono giunti anche da un altro esponente di primo piano dell'economia tedesca: Axel Weber, il governatore della Bundesbank, considerato uno dei più intransigenti nel Consiglio direttivo della Bce. Con 750 miliardi di euro il fondo anti crisi di Ue e Fmi "basta a tranquillizzare i mercati", ha detto, e se non dovesse bastare "andrà aumentato".

Merkel ha detto di essere "più fiduciosa adesso" sulla stabilità dell'Eurozona rispetto a sei mesi fa, quando scoppiò la crisi greca. La cancelliera tedesca, ha poi parlato con scetticismo degli obiettivi tracciati dal premier russo Vladimir Putin, commentando che l'attuale politica economica della Russia non è in linea con la creazione di un'area di libero scambio che vada ''da Lisbona a Vladivostok''.

In un suo articolo pubblicato sul quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, Putin invece ha descritto un nuovo scenario - senza dazi, né visti - fondato su una cooperazione economica molto più forte tra la Russia e l'Ue. ''Proponiamo la creazione di una comunità economica armoniosa, che vada da Lisbona a Vladivostok'', ha sottolineato il premier russo.

Allo stato attuale è molto difficile realizzare l'ipotesi di un'area di libero scambio tra Unione Europea e Russia. Ne è convinto il cancelliere tedesco, che ha sostenuto la sua tesi citando le tariffe adottate da Mosca e i suoi rapporti con Bielorussia e Kazakhstan. "Ovviamente siamo favorevoli all'idea di un'area di libero scambio ma devo raffreddare un po' gli entusiasmi - ha detto Merkel - i passi fatti recentemente dalla Russia non puntano in quella direzione".

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