Sempre più donne nelle stanze dei bottoni... ma non bastano. Questo il sentire di tutte le donne anche se le cose sembrano migliorare dopo lelezione del nuovo segretario generale della Cgil: Susanna Camusso, 55 anni milanese, che sostituisce Guglielmo Epifani alla guida del più rappresentativo sindacato italiano.Lei è in assoluto la prima donna a farlo.
In Italia le donne di potere si contano sulle dita di una mano ma quelle che sono a capo di importanti organi istituzionali, come può essere Emma Marcegaglia, primo Presidente donna di Confindustria, sono ormai delle vere e proprie icone del woman power.
Allestero, dopo la cancelliera tedesca Angela Merkel, è arrivata solo due gioni fa la vittoria elettorale di Dilma Roussef, primo Presidente donna del Brasile.Lo stesso Napolitano ha salutato l'elezione come "un importante stimolo per la partecipazione del mondo femminile allavanzamento del processo democratico e civile del mondo".
Eh sì.. le donne da noi sono pochine, ci sono, ma non bastano". A parlare è Anselma DellOlio, moglie di Giuliano Ferrara, che sul femminismo è unopinionista di lungo corso. "Si è sempre detto - prosegue - che, sia in politica come nelle aziende, la massa critica delle donne per poter raggiungere una vera parità devessere al 50%. Quando si sta sotto questa cifra, si finisce per essere comunque delle minoranze e delle mosche bianche. Noi siamo lontanissimi da questa cifra. Così, non cambia assolutamente nulla perché o le donne si adeguano o vengono cacciate.
Quindi , come giudica la nomina di Susanna Camusso alla guida di Cgil?
E' una buona cosa, mica dico che non conta
conta! E ottimo, è sempre meglio averla che non averla, meglio che un calcio negli stinchi. Servono i modelli, serve che sulle pagine dei giornali limmagine del potere non sia sempre quello di giacca e cravatta"
Ma tutte invochiamo le donne al potere e poi non succede mai o perlomeno succede troppo poco. Anche se le qualità ci sono eccome
E abitudine, consuetudine, se tu non ti vedi rappresentato tra le foto dei politici, non pensi di poterci andare è semplice. La stessa cosa accade per i neri, la stessa cosa per le minoranze, è uguale. Lesempio fu la Francia di Jospin, quando finalmente, dopo una minuziosa ricerca trovarono donne disposte a candidarsi per le amministrative: da quella volta in poi molte altre donne furono disposte a candidarsi"
In Italia invece, cosa dovrebbe accadere ora?
Non dovremmo dover pagare le tasse se non siamo rappresentate, così dovrebbe essere finchè non arriviamo al 50%, però non so quando ci arriveremo"
Ci sarà mai un Presidente del Consiglio donna?
"Sì, io penso che entro i prossimi quarantanni ci sarà e forse anche prima perché, nella mia lunga esperienza di lavorare con e intorno alle donne, ho notato che proprio quando si pensa che non ci siano progressi, improvvisamente invece succede qualcosa di sconvolgente. Quindi significa che sotto sotto sta lavorando qualcosa poi cambiano le condizioni e tac.. succede. Come è successo con la Merkel ..."
Come è successo con Dilma Roussef...
"Già, a me interessa, per esempio, più che quando succederà in Italia, quando dovesse avvvenire in Cina, (ride ndr) nei Paesi diciamo così che sono i trascinatori dei cambiamenti. Comunque ovvio che non disdegno un primo ministro italiano femmina ma sono le donne per prime che devono considerarsi in questo ruolo. Lasciamo perdere la destra che è giovanissima, anche se è più facile che emergano a destra che a sinistra
A sinistra ci sono tante donne rappresentative come Rosi Bindi come la Finocchiaro, ma non le vedi mai del tutto convinte, magari un accenno, però poi la cosa cade e quindi in parte il problema è anche nostro perché nessuno regala il potere, tanto meno gli uomini. Noi per prime dobbiamo immaginarci in quei ruoli e vedo che le meno convinte siamo noi"
Elisabetta Biraghi