"La ripresa in Europa rimane fragile": a sostenerlo è il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, a Milano per un forum all'universita' Bocconi. I governi, secondo Trichet, devono tagliare i loro deficit "nel breve termine".
L'uscita dalla crisi, ha aggiunto il governatore, potrebbe rivelarsi "una strada accidentata" per il Vecchio Continente. Inoltre, ha precisao, "non possiamo escludere nuovi scossoni lungo il percorso". Trichet ha così ricalcato in toto la disamina già fornita a Francoforte nella conferenza stampa dopo la riunione del consiglio direttivo della Bce.
"Abbiamo imparato che la deregulation non è una parola magica, che i mercati non possono funzionare correttamente senza un'adeguata infrastruttura regolatoria e questo include anche istituzioni di controllo sovranazionali", ha continuato nella sua lectio magistralis. E ha poi sottolineato i problemi dovuti alle diverse legislazione tra le varie aree del pianeta. "Una delle principali ragioni della crisi - ha detto - è stato il fatto che gli istituti bancari potevano scegliere la legislazione più conveniente. Vi era una situazione di arbitraggio che derivava dalla mancanza di un sufficiente grado di integrazione e coordinamento fra le varie legislazioni. La finanza era divenuta globale ma l'infrastruttura di controllo era rimasta divisa a livello locale".