economia

De Bortoli al Corriere della Sera

E Gianni Riotta direttore del "Sole"

31 Mar 2009 - 16:52

Dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni, ora è arrivata la notizia ufficiale: Ferruccio De Bortoli torna alla direzione del Corriere della Sera. La decisione è stata presa all'unanimità dal Patto di sindacato e dal Consiglio di amministrazione del gruppo Rcs. De Bortoli, dopo una lunga parentesi alla direzione de Il Sole 24 Ore, torna al quotidiano di via Solferino. A succedergli in via Monte Rosa sarà Gianni Riotta.

Alla presidenza della capogruppo Rcs è stato confermato Pier Gaetano Marchetti. Il Patto di sindacato ha preso la sua decisione in merito all'unanimità, come ha detto il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, che fa anche parte del Cda di Rcs. In giornata si sono infatti riuniti sia il Patto di sindacato, che controlla il 64% del gruppo editoriale, sia il Consiglio d'amministrazione di Rcs quotidiani.

Il Patto, oltre a indicare il nuoro vidrettore del "Corriere", ha anche deciso la lista per il Cda, in scadenza a fine aprile. E intanto si è riunito anche il Consiglio di amministrazione del "Sole 24 ore", che ha dato l'ok alla nomina di Gianni Riotta, attuale direttore del Tg1, alla direzione del quotidiano di viale Monte Rosa.

De Bortoli bis in via Solferino
"Vi informeremo correttamente, senza dipendere da nessuno e, soprattutto, senza nascondere nulla". Ai lettori del Corriere della Sera nel 1997 il neo direttore Ferruccio de Bortoli si era presentato con queste parole. E adesso, che dopo sei anni torna a firmare il quotidiano di via Solferino, riparte ancora da lì. Classe 1953, laurea in Legge, sposato, una figlia, de Bortoli è noto per il suo agire rigoroso accompagnato da modi gentili. Fin dagli esordi, quando, nel 1973, entra nel mondo del giornalismo iniziando a lavorare per il Corriere dei Ragazzi.

Passa quindi al Corriere dell'Informazione dove resta come articolista fino al '78. Al Corriere della Sera inizia nel 1979 seguendo la cronaca per passare successivamente ad occuparsi di economia. Lascia il quotidiano per diventare caporedattore dell'Europeo e del Sole 24Ore. Nell'aprile del 1987 torna al Corriere e ottiene la qualifica di caporedattore dell'economia. Nel dicembre del '93, chiamato da Paolo Mieli, assume la carica di vicedirettore del quotidiano di via Solferino.

La nomina a direttore responsabile arriva l'8 maggio 1997: succede allo stesso Mieli, esattamente come accade in questa occasione. De Bortoli firma il suo primo editoriale da direttore di Via Solferino assumendo il preciso impegno di informare correttamente i lettori. Un concetto che riprenderà successivamente anche con Il Sole 24 ore nel suo primo editoriale: "Il Sole è, e sarà" scrisse "uno strumento di informazione credibile e onesto (ammetteremo i nostri errori)".

La sua direzione al Corsera termina il 14 giugno 2003. Sono 6 anni durante i quali Indro Montanelli scompare, Maria Grazia Cutoli viene uccisa in Afghanistan e Oriana Fallaci torna a scrivere sul Corriere invitata dallo stesso direttore. Sotto la sua firma il Corriere raggiunge il primato nelle vendite e avvia la stagione dei dorsi regionali. L'annuncio delle dimissioni viene dato il 29 maggio dopo un lungo Cda le cui conclusioni sono preannunciate ai cronisti dal giurista Pier Giusto Jaeger che all'epoca sedeva in consiglio.

In serata il Consiglio di Rcs Quotidiani sottolinea in una nota che "il dott. de Bortoli, invitato a partecipare alla riunione, ha rappresentato ai consiglieri come la sua decisione derivi da motivi del tutto personali e, malgrado l'ulteriore, unanime tentativo del Consiglio di Amministrazione di convincerlo a mantenere l'incarico, ha confermato l'irrevocabilità della sua decisione".

Il gruppo non si priva comunque della sua opera e gli affida un ruolo da manager nominandolo amministratore delegato di Rcs Libri il 27 giugno 2003. Nel dicembre dello stesso anno viene designato anche presidente della Flammarion, la casa editrice francese controllata da Rcs MediaGroup. Il suo impegno nell'editoria lo porta anche a ricoprire la carica di vice presidente dell'Associazione italiana editori (Aie).

Dopo aver comunque continuato a scrivere (editorialista per "La Stampa") e aver lasciato la sua firma sul web ("La Voce.info") torna protagonista della carta stampata con la nomina, il 10 gennaio 2005, a direttore responsabile del Sole 24 Ore e direttore editoriale dell'intero gruppo. Il 9 marzo di quest'anno annuncia il suo ritiro dalla candidatura per la Presidenza della Rai riaprendo cosi' i giochi per il vertice del servizio pubblico che verra' poi assegnato al collega Paolo Galimberti.

"Ringrazio Dario Franceschini e Gianni Letta per l'offerta di presiedere la Rai, azienda patrimonio del Paese" scrive in una nota "un incarico di grande prestigio per il quale mi ero reso disponibile. Dopo attenta riflessione ho però deciso di restare dove sono: a fare solo il giornalista". Tra gli incarichi di De Bortoli c'è anche quello di presidente della "Fondazione Pier Lombardo - Teatro Franco Parenti" e della "Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Onlus". Nel 2005 la Regione Lombardia gli conferisce il Sigillo Longobardo, per avere "coraggiosamente ed elegantemente difeso, anche in situazioni scomode, la libertà di informazione".

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