economia

La crisi non risparmia H&M

Utili giù per big della moda low cost

26 Mar 2009 - 15:51

La crisi colpisce anche H&M, il gigante della moda low cost. Il colosso svedese ha registrato nel trimestre chiusosi a febbraio un utile netto di 2,58 miliardi di corone (pari a 320 milioni di dollari) contro i 2,94 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Si tratta del primo calo da quasi sei anni. A determinare la flessione, ha spiegato il gruppo, sono stati la diminuzione delle vendite e il rafforzamento del dollaro.

Un passo indietro che l'azienda proprio non si aspettava, solo lo scorso gennaio, aveva registrato utili e fatturato in decisa crescita, e anche il 2008 si è chiuso con risultati brillanti. E il gruppo aveva attribuito l'exploit proprio alla crisi: in periodi di scarse disponibilità economiche anche le persone che prima facevano shopping in negozi costosi hanno dovuto ripiegare su marchi più economici, anche se sempre di qualità. E in quella occasione la compagnia aveva annunciato di voler creare tra i 6.000 e i 7.000 nuovi posti di lavoro entro il 2009.

Ma evidentemente la recessione sta mostrando un volto più duro e la gente, finchè può, evita di spendere, anche poco. E così anche le vendite "low cost" ingranano la retromarcia.
Ma H&M non si perde d'animo e guarda avanti. Nonostante il calo degli utili, lancia un'altra linea: la collezione destinata all’home decor, completa di cuscini tovaglie tende e tazzine, ovviamente low cost.

Resiste, invece, anche se a denti stretti, il diretto competitor di H&M, la spagnola Zara, altro colosso della moda a prezzi stracciati. Il gruppo spagnolo Inditex, a cui fanno capo i magazzini Zara, ha realizzato nell'esercizio 2008-2009 (chiuso al 31 gennaio) un risultato netto di 1,25 miliardi, in linea con l'esercizio precedente, mentre nell'ultimo trimestre ha registrato un calo dell'utile a 410 milioni (contro 425,4 milioni). Il gruppo, comunque, prevede di continuare con le nuove aperture di punti vendita, anche se a un ritmo più moderato. Dal bilancio 2008-2009 emerge, inoltre, che l'ebitda è salito a 2,187 miliardi (2,149 miliardi) e il giro d'affari è salito a 10,407 miliardi da 9,435 miliardi.

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