Dopo il +19% di ieri, oggi +8%
Unicredit ha ritrovato il feeling con Piazza Affari grazie al raggiungimento nel 2008 dell'utile promesso di 4 miliardi, al ricorso ai Tremonti bond e alla ''fiducia'' dell'amministratore delegato, Alessandro Profumo, in un ritorno al dividendo in contanti nel 2009. E così dopo il 19% messo a segno ieri, oggi il titolo continua a volare segnando un altro rialzo dell'8%, a 1,25 euro.
Unicredit fa il pieno di utili
Lo scorso anno si è chiuso con un utile di 4 miliardi di euro. Ben oltre le attese degli analisti. E anche i primi mesi di quest'anno sono stati buoni, "con un contributo positivo da parte di tutte le divisioni in gennaio e febbraio".
A dare un "solido contributo" ai risultati del gruppo sono state le attività nell'Europa centro-orientali. Tuttavia l'a.d. smorza i toni dell'euforia e mette in guardia sul resto dell'anno che, dice, "sarà duro".
Il Cda, intanto, ha annunciato che non distribuirà dividendo nel 2008, ma darà azioni agli azionisti, che non gratificherà i manager con alcun tipo di bonus, e che negozierà aiuto di Stato per 4 miliardi di euro. "Gli strumenti governativi per rafforzare il capitale offrono la possibilità di aumentare il Core Tier 1 fino al 7,2%", ha spiegato Profumo. L'indice di solidità patrimoniale del gruppo potrà così salire rispetto al valore del 6,5% registrato a fine anno.
Profumo: Tremonti bond e bond austriaci per 4 miliardi
Unicredit si prepara così ad emettere strumenti finanziari che verranno sottroscritti dallo Stato in Italia e Austria fino a un massimo di 4 miliardi di euro per poter competere alla pari con le altre banche che a livello europeo hanno fatto ricorso a strumenti analoghi.
"Siamo pienamente convinti di poter attraversare il ciclo economico con il nostro patrimonio - ha affermato Profumo - ma abbiamo dovuto considerare anche l'arena competitiva", in cui ci sono molti player europei "che hanno usato strumenti simili". L'a.d. del gruppo ha poi aggiunto che il mercato si aspettava un cuscinetto di liquidità e per questo l'istituto ha deciso di valutare la richiesta. Profumo ha inoltre puntualizzato che "si tratta di bond e non di aiuti di Stato" e che tra l'altro non sono a buon mercato: "chiaramente non sono cheap". Ma, dato il momento di crisi e le difficoltà tra le banche a reperire liquidità, Unicredit ha deciso di valutare le opportunità che possono comportare. "Per noi - ha detto - è importante considerare tutti i possibili vantaggi. Li considereremo nell'interesse di tutti i nostri azionisti".
Quest'anno niente bonus ai manager
Come stabilito in occasione del varo del piano di rafforzamento patrimoniale, in relazione all'esercizio 2008 Unicredit non distribuirà un dividendo cash, ma assegnerà nuove azioni agli azionisti in forma gratuita nelle misura di 13 nuove ogni 36 possedute per quanto riguarda le ordinarie. Niente bonus, poi, all'amministratore delegato Alessandro Profumo, ai vice ad e ai componenti del management committee. "In linea con il modello di governance di gruppo, che stabilisce un collegamento diretto fra i risultati aziendali e la remunerazione variabile del 'senior management', non è previsto alcun bonus relativo alla performance 2008 per l'amministratore delegato, i 'deputy Ceo' e tutti i componenti del management committee", si legge nel comunicato.
Niente dividendi, ma azioni agli azionisti
Per quanto riguarda invece l'assegnazione di utili agli azionisti, il Cda ha deciso di proporre all'assemblea di primavera l'attribuzione ai soci di 13 nuove azioni ordinarie ogni 36 possedute e una nuova azione di risparmio ogni 5 azioni di risparmio possedute del valore nominale di 0,50 euro ciascuna, con efficacia 21 maggio 2009. Le nuove azioni saranno rivenienti da un aumento di capitale gratuito da attuarsi mediante imputazione di riserve disponibili. Il Cda ha altresì proposto l'assegnazione agli azionisti di risparmio di un dividendo di 0,025 euro per azione; tale dividendo, nell'ammontare deliberato dall'assemblea, sarà messo in pagamento il giorno 21 maggio 2009.
Nel 2010, probabilmente ci sarà il ritorno alla cedola
"Nella nostra base di capitale è implicato un dividendo, ma la decisione sarà presa a fine anno. Oggi non stiamo considerando questa opzione, ma stimiamo che saremo in grado di farlo". Così l'amministratore delegato Profumo ha risposto a chi gli ha chiesto se la banca ritenga di pagare un dividendo per l'esercizio 2009. "Però - ha aggiunto il manager - non lo stiamo considerando attualmente. Meglio arrivare a fine anno e allora vedremo".
Unicredit punta sulla riduzione dei costi
Le priorità per affrontare il 2009, come ha spiegato Profumo, sono l'efficienza dei costi, con l'uscita dei 2/3 degli esuberi previsti nel 2009 già a fine febbraio (3.300 persone), la focalizzazione sull'attività di banca commerciale, il cambio di strategia nei paesi del centro ed Est Europa, che passa "dalla crescita all'attenzione ai costi" sfruttando "la flessibilità dei costi tipica della regione", l'ulteriore riduzione degli asset "non core" e l'attenzione prioritaria del gruppo alla qualità dei crediti.
Secondo Profumo, "la forza della rete commerciale e' un elemento chiave in un anno difficile", così come "la posizione patrimoniale, migliorata in modo significativo", che "può essere incrementata con l'emissione di obbligazioni governative" (i Tremonti bond), il "solido contributo dei paesi del Centro ed Est Europa ai risultati del gruppo nei primi mesi" e "i ricavi da trading positivi in gennaio e febbraio".
S&P taglia il giudizio
A Borse chiuse, Standard & Poor's ha tagliato il suo giudizio sul merito di credito di Unicredit, portandolo ad "A" da "A+"con prospettive stabili. Lo rende noto l'agenzia di rating in un comunicato, motivando la decisione con "il peggioramento delle condizioni macroeconomiche in Europa centro-orientale" oltre che in Europa occidentale.