Non prendiamoci in giro!
di Big Trader
Cè la crisi, ormai lo ripetono tutti in una sorta di litania collettiva, ma talvolta si ha la sensazione che dal tragico si scivoli verso il tragicomico. Prendete quello che è successo in questi giorni in Borsa. Dopo settimane di passione, con il listino ridotto ad un colabrodo dalle raffiche degli ordini di vendita, è bastata una sola seduta di rimbalzo tecnico con le azioni del comparto creditizio più in evidenza degli altri per far saltare fuori titoloni ad effetto sulle banche che salvano il mondo. Ora, a parte che una rondine non fa primavera (non basta una giornata con un rialzo seppur corposo per sancire la fine di un trend devastante), ma se cè qualcosa che i banchieri salvano in tutta questa storia è solo la loro poltrona.
In tutto il mondo si stanno dando montagne di soldi alle banche. Soldi pubblici. Soldi che si trasformeranno in debiti enormi sulle spalle delle generazioni future. La finanza, quella da cui si è originata tutta questa crisi, è già stata assolta senza nemmeno un vero processo ed è già traghettata verso la salvezza. Mentre nel guado restano e resteranno le piccole e medie imprese, quelle che nessuno mai aiuta e che invece rappresentano il vero asse portante del nostro sistema produttivo. E poi soprattutto ci restano milioni di famiglie che vivono lansia di una crisi che gli è stata riversata addosso e che in fondo non hanno ancora capito (perché dobbiamo pagare noi gli effetti dei mutui subprime americani e gli eccessi di un sistema bancario e finanziario deviato?).
La finanza ripartirà come sempre, ripartirà prima di tutto il resto. Leconomia reale invece no, qui cè un conto pesante come un macigno da pagare. E, ancora una volta, chi paga questo conto non è chi ha fatto il buco. Se la Borsa premia le banche è solo perché cinicamente sente lodore dei soldi. Questo è il punto. Le banche non guidano nessuna ripresa, vanno semmai al traino di un sistema che ha deciso di foraggiarle per tenerle in piedi. Di fatto, siamo tutti noi che salviamo le banche, non il contrario. E la crisi, si deve fare, così dicono. Ci siamo rassegnati e mandiamo giù il boccone amaro, ma almeno non ci prendano in giro con la favola delle banche che guidano Piazza Affari e tutto il resto alla riscossa. Lepoca dei banchieri eroi (quanta stampa negli ultimi anni sbavava ai loro piedi!) è finita per sempre, è finita con il ritorno delle partecipazioni statali. I veri eroi oggi sono tutti quelli che quotidianamente affrontano la crisi senza aiuti di Stato e senza titoloni sui giornali.