Giù i titoli bancari, affonda Tiscali
Piazza Affari ancora una volta la peggiore in Europa, schiacciata dalla performance di assicurativi e bancari, con l'unica eccezione di Unicredit. Sul finale il Mibtel ha perso l'1,82% e l'SP/Mib il 2,12%. Sono andate anche male le azioni delle tlc, mentre hanno fatto da contraltare i titoli del settore petrolifero. Scivolone delle Tiscali, sul contraccolpo della notizia dello stop alle trattative per la cessione delle attività inglesi a BskyB.
17.40 - Chiusura in rosso per Piazza Affari
Piazza Affari chiude in calo, ma decisamente sopra i minimi di giornata. Il Mibtel segna un -1,82% a 10.544 punti, l'SP/Mib un -2,12% a 12.621 e l'All Stars un -1,52% a 7.074. Durante la seduta gli indici sono arrivati a perdere anche più del 3%. Ancora una volta la Borsa milanese si conferma maglia nera d'Europa. Tra i titoli, tonfo di Mediobanca che risente dell'andamento negativo di Generali. Vanno giù anche Mps e Popolare di Milano.
17.00 - Milano maglia nera d'Europa, Mibtel a -2,5%
La volatilità degli indici newyorchesi non aiuta Piazza Affari. Gli indici viaggiano sempre in rosso. Il Mibtel cede il 2,46%, l'SP/Mib un -2,84% e l'All Stars un -2%. Vanno molto meglio le altre Borse europee che viaggiano sopra la parità.
16.45 - A Wall Street indici in altalena
Seduta altamente volatile per Wall Street. Dopo un avvio in calo e un tentativo di recupero, con gli indici saliti di quasi l'1%, ora gli indici sono tornati nuovamente in rosso. Il Dow Jones scivola dello 0,29%, il Nasdaq dello 0,38%. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione il deciso recupero di Bank of America (+11%), è controbilanciato dal calo di Merck (-7,6%).
15.20 - L'Europa lima le perdite
Le Borse europee cominciano a limare le perdite messe a segno in mattinata grazie anche al tentativo di recupero in corso a Wall Street (Dow Jones +0,8%). Parigi (-0,8%), Francoforte (-0,3%) e Londra (-0,8%) hanno ridotto le perdite sotto il punto percentuale. Resta più pesante invece Milano (-2,2%).
14.54 - Wall Street recupera, ma l'Europa resta in rosso
Le Borse europee proseguono la seduta in calo, nonostante Wall Street sia passata in terreno positivo. La peggiore piazza finanziaria si conferma Milano (-3,3%), preceduta da Madrid (-3,2%) e Parigi (-2,1%). Sottotono anche Londra (-1,6%) e Francoforte (-1,5%).
14.50 - Wall Street passa in positivo
Wall Street inverte rotta con gli indici che girano in positivo dopo il primo quarto d'ora di scambi: il Dow Jones segna +0,16% a 6.637,45 punti; il Nasdaq composite +0,92% a 1.305,72 punti e lo S&P 500 +0,62% a 687,64 punti.
14.30 - Wall Street, avvio in deciso rosso
Apertura in ribasso per Wall Street. A deprimere i listino sono le previsioni pessimiste della Banca Mondiale, secondo cui nel 2009 l'economia globale subirà una contrazione per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale. Il Dow Jones perde lo 0,96% a 6.565 punti e il Nasdaq lo 0,75% a 1.284 punti. Fra i titoli va giù Merck (-11%) che ha annunciato l'acquisto per 41 miliardi di dollari della rivale Schering Ploug (+12%). Si risolleva Gm (+7,6%) e spinge al rialzo anche la rivale Ford (+1,76%). Fra le blue chips è ancora in difficoltà General Electric che perde lo 0,54% continuando a pagare i timori circa il reale stato di salute delle sua divisione di attività finanziarie. Nel comparto bancario, male Citigroup (-1,94%), Goldman Sachs (-1,76%), Jp Morgan (-2,57%) e Morgan Stanley (-5,17%). In positivo invece Bank of America (+8,92%) e Wells Fargo (+1,63%).
13.17 - Il petrolio è ai massimi da sei settimane
Le quotazioni del greggio salgono ai massimi da sei settimane e volano sopra i 47 dollari, sulla scia dell'aspettativa di nuovi tagli alla produzione. Sul circuito elettronico i future sul Light crude avanzano di 1,45 dollari a 47,03 dollari. Attualmente è di nuovo sceso a 45,63 dollari.
13.11 - Borsa sempre pesante con le banche
Indici sempre in forte rosso a Piazza Affari, che non riesce a riprendersi e continua a perdere quota per effetto di continue, pesanti vendite sulle banche e su altri importanti titoli del listino. Il Mibtel perde il 2,92% a quota 10.426, dopo aver toccato un minimo di 10.385 punti. I soli titoli del listino che restano a galla sono Eni, che tiene il segno positivo (+0,24%) e Saipem (+1,4%) grazie al recupero del prezzo del petrolio. Male gli altri titoli, soprattutto Banco Popolare (-7,74%), Intesa Sanpaolo (-4,68%), Bpm (-5,33%); meno drammatico il ribasso di Unicredit (-0,9%). Vanno giù gli assicurativi: Generali -5,9%, FonSai -4,93% e gli industriali: Fiat (-4,63%), Pirelli (-1,9%), Prysmian (-5,67%). Impregilo, inizialmente favorita dal piano governativo per lo sviluppo dell'edilizia, è in calo del 4,05%. Telecom Italia perde il 6,23% mentre Tiscali, dopo lo stop alle trattative per la cessione degli asset inglesi, è in calo di oltre il 45% con continue sospensioni per eccesso di ribasso.
12.30 - Milano peggiora, affondano le banche
Piazza Affari fa un altro passo indietro ed è il peggiore listino in Europa, con il Mibtel che segna un calo del 3,03% a 10.415 punti e lo S&P/Mib del 3,65% a 12.424 punti. Gli altri indici del Vecchio Continente cedono intorno all'1%. Negativo l'intero paniere di riferimento, con le sole eccezioni di Saipem (+0,7% a 11,48 euro), Geox ed Eni, invariate rispettivamente a quota 4,65 e 12,31 euro. Affonda Seat (-9,53% a 3,25 euro), a cui va la maglia nera del listino. In affanno le banche, dal Banco Popolare (-8,65% a 1,9 euro) a Bpm (-6% a 2,78 euro), da Intesa Sanpaolo (-6,68% a 1,35 euro) a Mediobanca (-6,55% a 4,99 euro). Leggermente più cauta Unicredit (-3,46% a 0,69 euro) mentre cadono Generali (-5,99% a 9,8 euro) e Alleanza (-5,76% a 3,19 euro). Forti ordini di vendita su Telecom (-6,05% a 0,76 euro), dopo il taglio al prezzo obiettivo da parte di Credit Suisse, e Fiat (-4,89% a 3,74 euro), debole Enel (-3,62% a 3,33 euro). Continua invece a non fare prezzo Tiscali, che segna un calo teorico di oltre il 45%.
10.24 - Europa, gli indici accelerano al ribasso
Non si ferma la caduta degli indici europei, che scivolano progressivamente verso il basso. Parigi cede il 2,58%, Londra lo 0,81% e Francoforte l'1,93% mentre a Milano il Mibtel segna un calo del 2,22% e lo S&P/Mib del 3,03%. A zavorrare i listini sono le banche (-4,42%) penalizzate soprattutto dalle perdite degli istituti inglesi con Hsbc a -9,8%, Barclays -8,8% e Lloyds -7,43%. A Piazza Affari il Banco Popolare, ora in asta di volatilità, arretra dell'8,9%.
10.02 - Per Tiscali un calo teorico del 40%
Il titolo della società tlc è in asta di volatilità e le azioni segnano un prezzo teorico di apertura a 0,17 euro contro i 0,2865 euro del riferimento precedente, pari quindi a una flessione teorica del 40,6%. La società venerdì ha annunciato il mancato raggiungimento dell'accordo con BSkyB per la cessione delle attività inglesi, visto il deterioramento del mercato in cui opera il potenziale acquirente. Inoltre, Tiscali ha comunicato che chiederàai principali istituti finanziatori di concedere un periodo di sospensione dei pagamenti di interessi, quote capitali e dei covenant finanziari in vista della elaborazione di un nuovo piano industriale.
9.15 - Milano parte bene, ma ripiega subito
Dopo la sua settimana nera Piazza Affari non accenna a rialzarsi. Apre in positivo, ma passa subito in rosso, con lo S&P/Mib a -2,61% a 12.558, il Mibtel a -1,53% a 10.576, l'All Stars a -0,22% a 7.167. Pesanti le vendite sulle banche, con Unicredit e Intesa Sanpaolo già sospese per eccesso di ribasso, con un calo teorico intorno al 3%. Gran rialzo invece per Impregilo (+2,6%), Tenaris (+1,18%), Geox (+1,13%).
9.00 - Scivolone delle Borse asiatiche
La settimana si apre con una giornata di sofferenza per le Borse asiatiche, alle prese con i timori di un acuirsi della crisi e di una via d'uscita sempre più lontana. La settimana è iniziata male per Tokyo, che con il calo dell'1,21% è tornata ai livelli del 1983, nel giorno in cui per la prima volta in 13 anni le spese correnti giapponesi hanno superato le entrate. Segno meno per le banche e per i titoli di aziende storiche come Sharp (-4,56%), Toshiba (-2,99%), Mazda (-2,94%) e Nissan (-2,15%). In controtendenza Sony (+2,86%), che ha annunciato la creazione di una nuova piattaforma per gli schermi piatti. Molto male anche Shanghai, che chiude a -3,39%, negative Taiwan (-0,55%) e Singapore (-2,66%), mentre si salvano Seul (+1,58%) e Sydney (+0,29%).