Berlusconi: "Non c'è spazio per abusi"
Atteso per il Consiglio dei ministri di venerdì il varo del piano per l'edilizia. Ad annunciarlo è Silvio Berlusconi, interpellato a Roma. "Saranno le singole Regioni che dovranno valutare il piano", ha detto il premier spiegando che "non ci saranno rischi di abusi perché tutto quello che si farà è in aderenza e in continuazione di case esistenti. Chi ha una casa e ha ampliato la famiglia potrà aggiungere una stanza, due stanze o dei bagni".
Berlusconi ha spiegato che questo piano "serve per smuovere l'economia e l'edilizia da sempre ferme e impastoiate da mille burocratismi", sottolineando ancora una volta che i rischi di abuso non ci saranno perché tutto ciò che verrà fatto "avrà una vidimazione sotto la responsabilità dei progettisti".
Il premier ha annunciato che venerdì il provvedimento sarà votato dal governo. Poi, "saranno le singole Regioni che dovranno valutarlo".
Berlusconi ha escluso il rischio di abusi edilizi. Perché "tutto quello che si farà è in aderenza e in continuazione di case esistenti, quindi nelle zone che sono previste dal piano regolatore e con una vidimazione sotto responsabilità dei progettisti". Insomma, ha proseguito il premier, !significa soltanto dare a chi ha una casa, e nel frattempo ha ampliato la famiglia perché i figli si sono sposati e hanno dei nipotini, la possibilità di aggiungere una stanza, due stanze, dei bagni, con i servizi annessi alla villa esistente".
Il presidente del Consiglio si è detto particolarmente ottimista per gli effetti del piano sul comparto: "Penso che sull'edilizia - ha spiegato -, a sentire i responsabili del settore e i costruttori, possa avere effetti straordinari".
"Crisi, basta con i catastrofisti"
Il premier è intervenuto poi sulla crisi. Basta con "i catastrofisti e i profeti di sciagura" perché per uscire dalla crisi "bisogna essere ottimisti" ha aggiunto durante una passeggiata di acquisti a Roma, sottolineando che "con il pessimismo si fa soltanto il male dei cittadini". Queste osservazioni nascono dalla "ricognizione", come lui stesso l'ha definita, tra i negozi di una via della capitale, dalla quale il premier ha tratto l'impressione che nonostante la crisi la gente continui ad acquistare e i negozianti sembrino soddisfatti. "Non è che sono ottimista - ha aggiunto Berlusconi -, bisogna essere ottimisti! E' importante perché se seguiamo tutti i catastrofisti e i profeti di sciagura andiamo tutti a fare il nostro male. Quindi - ha proseguito - credo che veramente anche coloro che lanciano queste grida di sciagura, da fine del mondo, dovrebbero davvero mettersi la mano sulla coscienza e dire: ma cosa ci guadagno? Faccio il male mio e di tutti i miei concittadini".