Nel 4° trimestre 2008 Pil in calo:-0,3%
La crisi sta assumendo toni sempre più forti e sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di Paesi. Ora ad entrare ufficialmente in recessione è anche la Svizzera, da sempre cassaforte del mondo. Il Pil della confederazione elvetica nel quarto trimestre del 2008 ha registrato un calo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, quando era già sceso dello 0,1%. Si tratta della contrazione maggiore dal 2004.
I due cali consecutivi segnano così l'ingresso tecnico in recessione del Paese. Ciononostante Berna ha registrato risultati migliori rispetto agli Stati vicini. Nel complesso nel 2008 l'economia svizzera è cresciuta dell'1,6%, segnando una brusca frenata dal +3,3% del 2007.
Il presidente della Banca nazionale svizzera Jean-Pierre Roth ha ammesso ieri che le previsioni a breve termine sull'economia sono terribili con indicatori chiave - come il barometro sulla crescita Kof - scesi ormai a minimi storici. Per contrastare la flessione negativa la banca centrale ha già messo mano ad aggressive riduzioni dei tagli e potrebbe procedere a un ulteriore taglio di 25 punti base per il libor sul franco svizzero a tre mesi allo 0,25% nel vertice del 12 marzo. Non sono inoltre escluse manovre non convenzionali quali l'intervento diretto sul mercato per combattere la minaccia di deflazione.
Particolarmente colpite nel paese le esportazioni, scese di oltre l'8% nell'ultimo trimestre, sebbene resistano i consumi di privati e governo, in rialzo rispettivamente dello 0,1% e dello 0,7%.
E se vendite al dettaglio e turismo riescono meglio a fonteggiare la crisi, il settore finanziario registra il quarto trimestre consecutivo di contrazione, mentre nubi sempre più scure si addensano su Ubs.