Nel 4° trimestre Pil a -6,2%
Il Pil Usa nel quarto trimestre del 2008 è stato rivisto decisamente al ribasso passando da un -3,4% della prima lettura a un più consistente -6,2%. Un calo così forte non si registrava dal 1982 quando l'economia statunitense arretrò del 6,4%. E con la flessione più marcata dell'ultimo trimestre anche il Pil dell'intero 2008 è stato rivisto al ribasso: all'1,1% dall'1,3%, la crescita più debole dal 2001.
La contrazione dell'economia statunitense da novembre a dicembre segue quella dello 0,5% segnata nel periodo luglio-settembre, evidenziando due trimestri consecutivi di crescita negativa dal 1991.
Il peggioramento delle stime del quarto trimestre, dicono dal Dipartimento del Commercio di Washington, è stato causato da una riduzione dei consumi, da un calo delle scorte aziendali e da un calo delle esportazioni.
La spesa dei consumatori, che rappresenta il 70% dell'economia americana, nell'ultimo trimestre del 2008 è calata del 4,3% su base annua, il tasso peggiore dal 1980, dopo una flessione del 3,8% nel trimestre precedente.
Le esportazioni, fino a poco tempo fa uno delle voci di sollievo per la sofferente economia Usa, sono crollate del 23,6% in termini annualizzati (dal precedente -19,7%). L'import ha segnato un ribasso del 16% da -15,7%.
Le scorte, che nella lettura del mese scorso avevano attutito il tonfo del Pil con un balzo a sorpresa di 6,2 miliardi di dollari, sono stati riviste nettamente ed evidenziano ora un calo di 19,9 miliardi di dollari nel trimestre.
Gli investimenti sono scesi del 21,1%, massimo calo dal 1975, dal precedente -19,1%. In particolare gli investimenti residenziali sono calati del 22,2%.