I mercati non credono al nuovo piano
Un'altra giornata in caduta libera per il titolo Seat, che tra sospensioni per eccesso di ribasso e riammissioni in asta di volatilità è arrivato a perdere anche oltre il 10% del suo valore e ora viaggia a -7,30% a 5,33 euro. Non si arresta dunque il flusso di vendite sulla società, che da inizio mese ha lasciato sul terreno il 45% del suo valore.
A Seat va dunque la maglia nera di Piazza Affari, in un listino complessivamente di segno negativo. Già nella prima giornata della settimana il titolo aveva chiuso con un calo record: -17,86% a 5,75 euro per azione, sui minimi della giornata, dopo aver toccato invece un picco massimo a quota 7,07 euro.
Il mercato invece venerdì scorso, in occasione della presentazione del piano industriale per il triennio 2009-2011, aveva premiato la società del dimissionario Luca Majocchi, ma ha poi dimostrato scarsa fiducia nelle soluzioni prospettate dal gruppo. La società ha detto di avere intenzione di puntare su Internet e sul mercato italiano per ridurre l'indebitamento.
Il gruppo editoriale attende per marzo l'ok della Consob all'aumento di capitale da 200 milioni annunciato a dicembre e ha dichiarato di puntare a una riduzione dell'indebitamento dai 3,08 miliardi a fine dicembre 2008 a 2,4 miliardi nel 2011.