Concambio fissato a 0,33 nuove azioni
Generali integra le attività assicurative di Alleanza e Toro in una nuova società operativa, una newco, che opererà nei rami vita e danni e agli azionisti della controllata Alleanza saranno assegnate 0,33 nuove azioni del gruppo del Leone di Trieste per ciascun titolo. Uno scambio che assicura un premio del 6 e del 13% rispetto al rapporto di cambio medio degli ultimi tre e sei mesi.
Le attività assicurative di Alleanza e Toro vengono dunque conferite a una nuova società controllata da Generali, operativa nei rami danni e vita che avrà una quota di mercato di oltre il 5%. La riorganizzazione fa prevedere al gruppo Generali entro il 2012 sinergie annue lorde per 200 milioni: 100 milioni di sinergie da ricavi, 60 milioni di sinergie di costo e 40 milioni di benefici fiscali netti. Il conferimento delle attività precederà la fusione di Alleanza e Toro in Generali.
Per Generali, la fusione per incorporazione di Alleanza è immediatamente accrescitiva in termini di "embedded value" per azione, l'indicatore sul valore intrinseco utilizzato per le compagnie assicurative. Considerate anche le sinergie l'embedded value per azione sale di circa il 2%. Il perfezionamento dell'operazione non determinerà il diritto di recesso per gli azionisti di Alleanza.
Nel dettaglio, il piano prevede la fusione per incorporazione di Alleanza e Toro in Generali, previo conferimento delle attività assicurative delle due controllate in una nuova società controllata interamente da Generali. Al termine del riassetto, Generali avrà l'intero capitale sociale della nuova compagnia e il pieno controllo delle attuali partecipazioni di Alleanza, fra cui il 100% di Generali Properties e il 50% di Intesa Vita. Amato Luigi Molinari, attuale presidente di Alleanza, sarà presidente della nuova realtà. Luigi De Puppi, presidente e amministratore delegato di Toro, sarà amministratore delegato.
L'operazione viene realizzata, spiega il gruppo, per dare una maggior spinta competitiva sul mercato italiano. Generali stima grandi vantaggi dalla forte complementarietà dei canali distributivi delle due compagnie e dell'offerta assicurativa, con le reti di Toro fondate su agenti e molto presenti nel Nord Ovest e quella di Alleanza composta da dipendenti e produttori, e fortemente presente nelle altre aree del Paese.
Il gruppo mira poi a garantire, attraverso una nuova struttura distributiva, un'offerta completa di prodotti per le esigenze assicurative e previdenziali della famiglia, target di riferimento della nuova compagnia. Il consiglio di amministrazione di Generali è stato assistito da Mediobanca e Ubs investment bank e il consiglio di Alleanza da Bnp Paribas e Jp Morgan. L'operazione dovrebbe venir approvata dai consigli di Generali, Toro e Alleanza entro marzo, per venir approvata dalle assemblee dei soci nel luglio 2009. A settembre per effetto della fusione i titoli Alleanza cesseranno di essere quotati in Borsa.