"Banche usino subito i Tremonti bond"
L'occupazione in Italia va verso un "netto deterioramento" nei prossimi mesi. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi: "Le aziende si attendono una flessione dell'occupazione e il ricorso massiccio alla cassa integrazione con ricadute pesanti sulle fasce deboli". Draghi ha inoltre invitato le banche a ricorrere ai Tremonti bond, cioè il conferimento di capitali agli istituti di credito, per rafforzare i loro patrimoni.
"Le ripercussioni sull'occupazione non si sono ancora pienamente manifestate; gli indicatori disponibili per i mesi più recenti prefigureranno un netto deterioramento", ha ancora spiegato il governatore di Bankitalia. "La caduta della domanda può colpire con particolare intensità le fasce deboli e meno protette, i lavoratori precari, i giovani, le famiglie a basso reddito", ha aggiunto Draghi.
"Fondi pubblici subito, ma poi capitali privati"
"Se i fondi messi a disposizione dallo Stato sono di dimensione adeguata, se le condizioni che accompagnano gli interventi sono ragionevoli e concrete, tese a ottenere l'obiettivo, senza ingerenze amministrative nelle scelte imprenditoriali, non si esiti a utilizzarli". E' l'invito di Mario Draghi alle banche a ricorrere ai Tremonti bond, cioè il conferimento di capitali agli istituti di credito dietro l'emissione di obbligazioni, per rafforzare i loro patrimoni. "E' chiaro che il fabbisogno di capitale degli intermediari non può essere soddisfatto solo dagli interventi pubblici: si deve riattivare il mercato dei capitali privati", ha aggiunto Mario Draghi sottolineando che "ne è condizione l'assoluta trasparenza degli attivi bancari".
"Sì alle bad bank, fanno emergere titoli risciosi"
La Banca d'Italia è favorevole all'istituzione delle cosiddette "bad banks", come misura per favorire l'emersione dei titoli rischiosi. "I provvedimenti annunciati da vari Paesi nelle ultime settimane - ha detto Draghi -, quali la delimitazione dei titoli più problematici nei bilanci bancari o il loro trasferimento a enti separati, bad banks, sono da accogliersi con favore perché incentivano l'emersione dei titoli più rischiosi". "Un'azione coordinata a livello internazionale da parte delle autorità di vigilanza dei maggiori centri finanziari che assicuri valutazioni uniformi delle attività nei bilanci bancari - ha concluso Draghi - può accrescerne credibilità e certezza".