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Borsa in rosso, paura dall'Est

Chiusura pesante con Fiat e Alleanza

17 Feb 2009 - 09:16

Le vendite puniscono ancora una volta le banche, ma anche Alleanza, Generali, Fiat. E Piazza Affari chiude un'altra giornata da dimenticare, con perdite superiori al 3%. Molto male anche le altre Borse europee, tutte penalizzate dai titoli del credito. Pare che questa volta a scatenare le vendite siano stati i timori sulle economie dell'Est. E restano le perplessità sul piano Obama.

19.11 - New York sempre peggio
Wall Street è in calo di oltre il 3% ai minimi di tre mesi, e trascina al ribasso i listini mondiali: pesano i timori di un peggioramento della crisi che i piani del presidente Obama non riescono ad arrestare. Il Dow Jones perde il 3,4% e il Nasdaq il 3,86%. In caduta libera le banche, con Bank of America, Citigroup e Jp Morgan che cedono oltre l'8% sui timori che il piano salva-banche annunciato dal segretario al Tesoro, Tim Geithner, non riuscirà a rianimare il settore finanziario. Male anche le auto, trascinate da General Motors che ha ceduto fino al 18%: il gruppo, come anche Chrysler, porta all'attenzione del Tesoro un piano di ristrutturazione in cambio di nuovi aiuti finanziari. Forte calo per i petroliferi, con Exxon che cede il 3,9% ai minimi da novembre dopo il calo del petrolio sotto i 35 dollari al barile.

18.30 - Le vendite affondano Fiat e le banche
Il giudizio di Moody's sul settore della finanza ha penalizzato principalmente Unicredit e Intesa Sanpaolo, mentre le voci di una fusione tra Generali e Alleanza hanno pesato su entrambi i titoli. Sotto torchio Fiat, che ha dovuto smentire indiscrezioni relative a una possibile ricapitalizzazione, contrastata l'energia. Il giudizio dell'agenzia di rating Usa e di Jp Morgan ha pesato sull'andamento di Unicredit (-7,35% a 1,12 euro), Intesa Sanpaolo (-7,6% a 2,09 euro) e Ubi (-6,91% a 7,34 euro). Più caute Mps (-1,76% a 1 euro) e il Banco Popolare (-0,64% a 3,85 euro), mentre ha chiuso pesante Bpm (-2,65% a 3,85 euro). Poco variata Mediobanca (-0,14% a 7,02 euro), a differenza di Generali (-4,72% a 13,93 euro), che ha scontato le indiscrezioni, successivamente confermate, di avere allo studio una fusione con Alleanza (-8,22% a 4,99 euro). E' sceso sotto quota 4 euro il titolo del Lingotto in una seduta piuttosto movimentata, chiusa con un calo del 6,69% a 4 euro. La smentita delle voci relative a una possibile ricapitalizzazione non ha modificato un andamento condizionato dal comportamento dei rivali europei, con l'indice Stoxx di settore in calo del 4,33%. Segno meno anche per Pirelli (-5,75% a 0,21 euro) e Brembo (-3,61% a 3,2 euro), che ha presentato nella vigilia conti migliori delle attese degli analisti. Contrastata l'energia. Eni ha ceduto il 2,99% a 16,9 euro, con il calo delle quotazioni del greggio. Sotto torchio Saipem (-3,58% a 12,66 euro), Saras (-3,44% a 2,38 euro) ed Erg (-1,94% a 9,84 euro). Si sono mosse in controtendenza A2a (+1,7% a 1,43 euro), grazie alla presentazione del piano e alla conferma della politica dei dividendi, e Snam Rete Gas (+0,64% a 3,92 euro), poco variata Enel (-0,23% a 4,37 euro) in attesa del consiglio di amministrazione che dovrebbe portare al via libera all'acquisto del 25% di Endesa da Acciona.

18.00 - Tutta Europa in calo del 3%
Le Borse del Vecchio Continente cedono intorno al 3%, sulla scia di Wall Street. Londra finisce a -2,43% a 4.034,13 punti, Francoforte a -3,44% a 4.216,60, Parigi a -2,94% a 2.875,23. I mercati pensano che i piani Usa di sostegno all'economia e al sistema finanziario non siano sufficienti a far fronte alla situazione. Male soprattutto le banche e le auto.

17.40 - Un'altra giornata no a Milano
Chiusura pesante per la Borsa di Milano, con il Mibtel che finisce a -3,36% a 13.614 punti, lo S&P/Mib a -3,93% a 16.726, l'All Stars a -1,44% a 8.271. A trascinare in basso gli indici sono le banche, su cui le vendite sono state innescate dai timori per le economie dell'Europa dell'Est. Frana Alleanza nel giorno in cui la controllante Generali ha confermato di avere allo studio l'ipotesi di fusione e non di Opa. A picco Fiat.

16.07 - L'Europa accelera la caduta dopo Wall Street
Le Borse del Vecchio Continente allargano le perdite dopo l'apertura di Wall Street, dove gli indici persono oltre il 3%. Parigi arretra del 3,04%, Francoforte del 3,31% e Londra del 2,39%. A Milano il Mibtel segna un calo del 3% e lo S&P/Mib del 3,20%, trascinati giù da Fiat che guida le vendite (-7,16%. Male anche Intesa Sanpaolo (-6,5%) e Ubi Banca (-6,28%).

15.40 - Avvio pesante per Wall Street
Avvio in netto calo per gli indici di Wall Street, dopo il crollo dell'indice Empire sull'attività manifatturiera dell'area newyorkese. Il Dow Jones ha iniziato le negoziazioni in flessione del 2,1% a 7.685 punti. Il Nasdaq cede il 2,75%. Sul fronte dei titoli, ancora sotto pressione i bancari: Bank of America e JpMorgan cedono oltre il 7%. Tonfo General Motors (-10%). In controtendenza Wal-Mart (+2,75%) dopo la buona trimestrale.

15.25 - Wall Street, futures in deciso rosso
Wall Street verso un avvio in netto calo dopo il crollo dell'indice Empire sull'attività manifatturiera dell'area newyorkese a febbraio. I future sul Dow Jones cedono il 2,3%, quelli sul Nasdaq il 2,7%. In controtendenza Wal-Mart (+0,7%) dopo i conti e le previsioni sul 2009-10. Scivola Exxon (-2,7%) sulla forte contrazione del prezzo del greggio sceso sotto i 40 dollari a New York per la consegna aprile.

15.15 - New York, indice manifatturiero ai minimi record
L'indice manifatturiero dell'area di New York è piombato ai minimi record, segnalando una contrazione dell'attività industriale mai vista almeno dal 2001, e un peggioramento della recessione. Lo scrive la Bloomberg. L'indice, calcolato dalla Federal Reserve di New York, è sceso a -34,7, un livello mai toccato dall'inizio delle serie storiche che risalgono al 2001, da -22,2 di gennaio. Gli economisti si aspettavano per l'Empire State Index un calo a -23,8.

14.40 - Le Borse europee si appesantiscono aspettando Wall Street
Le Borse europee hanno ampliato le perdite dopo la diffusione del dato Usa sull'indice Empire, crollato a -34,65 punti in febbraio. A Milano il Mibtel, che prima cedeva l'1,9%, adesso segna un -2,36% mentre l'SP/Mib è passato da -2,35% a -2,87%.

13.23 - Borsa pesante con Fiat, Unicredit e Intesa
Viaggiano in profondo rosso gli indici a Piazza Affari, con il Mibtel che cede il 2,35% a 13.757 punti e lo S&P/Mib a -2,77% a 16.927 punti. A guidare i ribassi sono Fiat (-7,16%), che sprofonda dopo le indiscrezioni (smentite) su un aumento di capitale da 2 miliardi di euro, e le banche. Gli istituti più penalizzati sono Intesa Sanpaolo (-5,62%), Unicredit (-5,86%) e Ubi (-5,26%). Male Generali (-3,63%) dopo l'annuncio che è allo studio un piano di fusione con Alleanza (-2,75%). Ribassi tra i quattro e i cinque punti percentuali per Seat Pagine Gialle (-4,54%), Mondadori (-5,63%), Bulgari (-5,13%), Autogrill (-4,61%), Luxottica (-4,70%), Geox (-4,46%) e Pirelli (-4,14%). In controtendenza A2A (+2,62%) dopo la presentazione del piano industriale e la conferma del dividendo. Bene anche l'Enel (+0,74%), alle battute finali per l'acquisto della quota in Endesa di Acciona, e le reti Terna (+0,89%) e Snam (+1,16%).

10.20 - Unicredit, ancora un pesante calo: -7,8%
Nuovo pesante calo per il titolo Unicredit che dopo un'ora di contrattazionicede il 7,84% a 1,116 euro. Negli ultimi trenta giorni il titolo della banca guidata da Alessandro Profumo ha perso oltre il 30%. A pesare sul titoli anche i timori per la situazione economica dell'Est europeo dove Unicredit è molto presente.

10.00 - A Milano ancora vendite sui bancari
Sul listino milanese deboli anche questa mattina i titoli bancari con Unicredit in ribasso dell'1,98%, Mediobanca dell'1,25% e Intesa Sanpaolo del 2,64%. Riduce le perdite ma resta pesante Finmeccanica (-6,5%). In ribasso Fiat (-1,57%), Telecom (-0,59%), Eni (-0,57%). In controtendenza acquisti su Enel che sale dell'1,14%.

09.10 - Avvio in calo per Piazza Affari
Avvio in calo per gli indici di Piazza Affari, in linea con le altre principali Borse europee. Il Mibtel cede lo 0,65% a 13.996 punti, l'SP/Mib lo 0,75% a 17.279 punti mentre l'All Stars lo 0,04% a 8.389 punti. Sul fronte dei titoli, pesante Generali (-3,01% a 14,18 euro) dopo le indiscrezioni di stampa in base alle quali il Leone di Trieste starebbe pensando di lanciare una Opa sulla controllata Alleanza (+2,94% a 5,60 euro).

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