Conclusioni del vertice tenuto a Roma
I Paesi del G7 utilizzeranno tutti gli strumenti per sostenere crescita e occupazione. E' la conclusione alla quale sono giunti i ministri dell'Economia dei Sette Grandi a Roma, ribadendo anche l'impegno ad evitare il protezionismo. La priorità, inoltre, è la stabilizzazione dei mercati e dell'economia, evitando l'eccessiva volatilità delle valute. Per Tremonti si è concordato che "servono regole diverse da quello che ha portato alla crisi".
Grave rallentamento e perdita posti di lavoro nel 2009
Poiché "la pesante recessione si è già tradotta in una significativa perdita di posti di lavoro e durerà per tutto il 2009, I Paesi del G7 si sono impegnati a contrastare questo grave rallentamento economico, determinati a "ristabilire la piena fiducia" nel sistema finanziario, che è "la priorità assoluta". Per questo sono pronti a "ogni ulteriore iniziativa necessaria" in stretta collaborazione tra di loro.
Misure di risposta "pronte e vigorose"
Il G7 ha messo anche in rilievo come misure di risposta "pronte e vigorose" siano state già messe in piedi, e che operando assieme "le azioni dei singoli ne risulteranno rafforzate. Le misure finanziarie intraprese da ciascuno di noi stanno aiutando a stabilizzare mercati finanziari estremamente volatili. E tali azioni mirate a ristabilire i normali flussi di credito alle economie seguono tre approcci secondo il bisogno - si legge nel comunicato - sono: 1) rafforzamento della liquidità e della provvista attraverso strumenti aggiuntivi e di nuova creazione; 2) rafforzamento della base di capitale delle istituzioni finanziarie; 3) facilitare l'ordinata risoluzione delle attività disallineate. Il G7 si impegna a intraprendere ogni ulteriore azione che dovesse rendersi necessaria per ristabilire la piena fiducia nel sistema finanziario globale. Continueremo a lavorare insieme e a cooperare per evitare indesiderabili fuoriuscite e distorsioni. Ciò che era cominciato come turbolenza finanziaria ha ora colpito l'economia reale e si è diffuso nel mondo. La severa crisi ha già dato luogo a significative perdite di posti di lavoro e nelle previsioni dovrebbe proseguire per la maggior parte del 2009. La risposta delle politiche del G7 è stata pronta e vigorosa - si legge - e i suoi pieni effetti cresceranno nel tempo. I tassi d'interesse sono stati ridotti a livelli molto bassi e sono state intraprese azioni non convenzionali di politica monetaria come era appropriato". "Le azioni sul versante dei bilanci pubblici sono state risolute. In aggiunta al pieno funzionamento degli stabilizzatori automatici - avvertono i paesi del G7 - ulteriori sostanziali pacchetti di stimolo fiscale sono in corso d'attuazione".
Entro 4 mesi rapporto su standard comuni
I sette grandi hanno approvato la proposta italiana per nuove regole internazionali condivise: "I ministri delle Finanze del G7 hanno chiesto ai loro vice di preparare, consultandosi con altri partner, un rapporto in quattro mesi sullo sviluppo di un insieme condiviso di principi e regole sulla proprietà, l'integrità e la trasparenza delle attività internazionali economiche e finanziarie".
Arginare il protezionismo
Il vertice ha segnato anche un punto fermo contro il protezionismo. Un sistema aperto del commercio e degli investimenti è indispensabile per la prosperità globale. Il G7 rimane impegnato a evitare misure protezionistiche che avrebbero solo l'effetto di esacerbare la recessione, a contrastare la crescita di nuove barriere e a lavorare per una conclusione rapida e ambiziosa dei negoziati del Doha Round si legge nel documento finale.
Più risorse al Fmi
"Siamo d'accordo che un Fondo Monetario riformato, rafforzato con risorse aggiuntive, è cruciale per rispondere efficacemente e in modo flessibile all'attuale crisi" si legge nel comunicato del G7 nel quale si sottolinea che è particolarmente importante una maggiore collaborazione tra l'Fmi e un esteso Financial Stability Forum.
Tremonti: "Deficit di fiducia tra cause crisi"
Nel corso della discussione avviata al vertice del G7 "c'è stata l'assunzione che nella situazione presente c'è in giro per il mondo un deficit di fiducia e anche un deficit di regole che forse è una delle principali cause della crisi". Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al termine dell'incontro. Il ministro ha spiegato poi che "per come si è sviluppata la globalizzazione si è creata un'asimmetria tra struttura del mercato globale e struttura del sistema giuridico". Si è creata così una situazione "non compatibile con lo sviluppo".
Draghi: "Diminuisce velocità peggioramento economia"
"La velocità di peggioramento dell'economia sta diminuendo" ha aggiunto il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, basandosi su "inchieste congiunturali negli ultimi 15 giorni in diversi Paesi". Questo, ha ammonito Draghi "non vuol dire nulla perché se ci attestiamo sul fondo e ci restiamo, la situazione non è positiva". Il governatore ha inoltre ricordato come si parta da una situazione negativa dell'economia "talmente negativa che è difficile capovolgere in corso d'anno". Peraltro gli stimoli fiscali messi in campo dai governi saranno produttivi subito "ma la maggior parte dei piani deve essere ancora attuata".