Citigroup taglia il giudizio sul titolo
Un crollo senza tregua quello di Seat Pagine Gialle che ha registrato, ancora una volta, una delle performance peggiori sul listino di Piazza Affari, con l'ennesima seduta da dimenticare. Il titolo ha chiuso con una perdita del 10,4%, scivolando a 7,6 euro. Nel corso della giornata è stato anche sospeso per eccesso di ribasso. Sul fronte degli scambi, sono passati di mano oltre un milione di pezzi. A picco anche Seat Risparmio: -12,58%
Secondo gli analisti Seat paga l'incertezza sui futuri assetti dei vertici, in vista dell'addio dell'amministratore delegato Luca Majocchi, già annunciato per giugno.
Inoltre ci sono forti dubbi legati all'annuncio dell'aumento di capitale da 200 milioni. A rincarare la dose, poi, si è aggiunto anche il downgrade di Citigroup che ha ridotto il prezzo obiettivo da 10 a 6 euro, con giudizio "sell". Non solo, gli analisti di Citigroup hanno anche stimato in 3 euro il prezzo delle azioni di nuova emissione, a fronte dei massimi 6 euro indicati dalla società.
Secondo Citigroup "a questi prezzi gli investitori dovrebbero imitare il fondo Bc Partners e non sottoscrivere le azioni". L'insieme dei fondi azionisti di Seat, in ogni caso, sottoscriverà l'intero ammontare dei titoli pro quota (50,4%), anche se Bc Partners trasferirà i propri diritti a Cvc e Investitori Associati.
Quanto alla situazione del gruppo, gli esperti di Citi giudicano positivamente l'uscita di Majocchi, dato che "la situazione del management era una delle ragioni del deludente andamento" della società. Seat, in ogni caso, dovrà continuare a fare i conti con il calo dei ricavi e con il pesante indebitamento, tanto più che la società "non sembra avere una strategia chiara" e il credit crunch amplificherà i problemi di debito delle Pmi 'core' dell'azienda come avvenuto tra il 2000 e il 2003. Il 2009, conclude Citi, potrebbe quindi facilmente rivelarsi "un anno terribile" per il gruppo.