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Pioneer annuncia 10 mila tagli

Il colosso giapponese in profondo rosso

12 Feb 2009 - 09:51

Tagli, tagli, tagli. Anche il Giappone si sta piegando di fronte a questa profonda crisi economica. E i colossi che hanno fatto grande l'industria nipponica nel mondo stanno correndo ai ripari per salvare il salvabile con i maxi piani di ristrutturazione. Piani che però stanno portando anche maxi ondate di licenziamenti. E dopo Sony, che ha annunciato 16mila tagli, Nec che ne ha previsti 20mila e Nissan, altri 20mila, ora arriva l'allarme della Pioneer, che lascerà a casa 10mila lavoratori.

A perdere il lavoro saranno 6mila dipendenti a tempo indeterminato e 4mila lavoratori tra tempo determinato e collaboratori in tutto il mondo.
Il colosso giapponese dell'elettronica abbandonerà anche rami di attività per cercare di recuperare la redditività messa sotto pressione dalla crisi. Dirà addio ai suoi televisori al plasma, l'apprezzata dagli appassionati linea 'kuro' (nero in giapponese), e chiuderà nove impianti produttivi su 30, tra cui tre in Giappone, Usa e Regno Unito.
"Lasciare il settore tv, in cui siamo stati al vertice, è un grande dispiacere per noi, ma il mercato sta cambiando più velocemente di quanto ci aspettassimo", ha detto in conferenza stampa il numero uno del gruppo, Susumu Kotani. Pioneer, del resto, aveva già avviato la ristrutturazione, affidandosi ai pannelli al plasma di Panasonic per le sue tv, e concretizzato l'entrata nel settore degli Lcd in Europa (con schermi forniti da Sharp), sulla convinzione che le proprie attività "non avessero alcuna prospettiva di miglioramento della redditività".

Misure drastiche decise per cercare di rimediare ai bilanci in profondo rosso. Pioneer stima infatti una perdita di 1,1 miliardi di euro ( circa 130 miliardi di yen) alla fine dell'esercizio in corso al 31 marzo.

E proprio le tv al plasma hanno appesantito i risultati di Pioneer nel terzo trimestre, durante il quale la perdita netta consolidata ha toccato 26,15 miliardi di yen (220 milioni di euro), a fronte dell'utile netto di 1,69 miliardi dello stesso periodo del 2007.

Il riassetto, che prevede che siano destinate a una joint venture con un partner (Sharp, secondo i media nipponici) gli asset nei dvd, porterà a una semplificazione e riduzione delle attività in tre settori principali: sistemi audio, attrezzature per disk-jockey e box per i sistemi di tv via cavo.
In generale, come spiegato nella nota sui dati di bilancio, la compagnia di Tokyo punta a cogliere nuove opportunità sui mercati, come nel comparto ''dell'elettronica per l'auto, a partire da audio e sistemi di radiocomunicazione''. Infatti, anche se il mercato automobilistico è in grande difficoltà, "ci aspettiamo una ripresa entro fine marzo 2011, con le vetture ecocompatibili e a basso consumo di carburante".

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