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Crisi, Obama: "Rischio catastrofe"

Primo sì del Senato al piano anti-crisi

10 Feb 2009 - 09:32

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha incassato il primo via libera al piano di rilancio dell'economia Usa. Obama non ha usato mezzi termini, ma aprendo la sua prima conferenza alla Casa Bianca ha invitato il Congresso al approvare "il prima possibile" il piano altrimenti si rischierà "una catastrofe".

"Vorrei parlare brevemente dello stato della nostra economia e sul perchè credo che occorra avviare questo piano di ripresa il prima possibile" ha esordito Obama dal palco della East Room, di fronte a oltre cento giornalisti e milioni di telespettatori. Il presidente ha chiesto al Congresso di dare la luce verde definitiva al pacchetto di interventi "entro la settimana prossima", invitandoli "ad agire senza ritardi per risolvere le divergenze e approvare il piano".

Il Senato ha dato il via libera procedurale al pacchetto con 61 voti sui 60 necessari, grazie a tre senatori repubblicani schieratisi con il presidente, e oggi dovrebbe arrivare il sì definitivo.

Obama ha accusato Bush di avergli lasciato dei conti pubblici dissestati ma ha comunque difeso la sua scelta di mettere in campo un piano così costoso in termini di spesa. "Fare troppo poco o nulla porterebbe ad un ulteriore perdita di posti di lavoro, redditi e fiducia, uno squilibrio che potrebbe trasformare la crisi in una catastrofe, e mi rifiuto di lasciarlo accadere. Non posso permettermi di vedere il Congresso indugiare nei soliti giochi politici" ha detto Obama, che ha poi sfidato i suoi oppositori a sottoporgli un'altra "proposta di legge che crei o salvi quattro milioni di posti di lavoro". "Farò tutto il possibile perché questo paese torni a funzionare" ha promesso il presidente degli Stati Uniti.

Il provvedimento dopo il sì del Senato dovrà tornare alla Camera in quanto i due rami del Congresso devono approvare esattamente lo stesso testo.

Oggi arriverà il piano di rilancio del credito
Mentre il pacchetto si stimolo muove i suoi passi in Congresso, il piano per il rilancio del credito e la stabilizzazione del sistema finanziario americano "è praticamente pronto, e lo staff del Tesoro sta mettendo a punto gli ultimi, piccoli aggiustamenti.

Il progetto - secondo le indiscrezioni circolate - dovrebbe prevedere una sorta di partnership pubblico-privata per l'acquisto degli asset tossici che appesantiscono i bilanci delle banche: l'ipotesi di una nazionalizzazione delle banche e della creazione di una bad bank pubblica nella quale far confluire tali asset sarebbe stata accantonata perchè ritenuta o non adatta o troppo costosa.

Il piano sarà svelato oggi alle ore 17 italiane dal segretario al Tesoro Timothy Geithner che, poche ore dopo, apparirà in Senato per un'audizione sul Tarp (Trouble Asset Relief Program). Nel piano dovrebbero rientrare nuovi programmi per 50-100 miliardi di dollari per aiutare i proprietari di case in difficoltà; iniezioni di capitale nelle banche; l'ampliamento dei programmi della Fed per rilanciare il credito; e un meccanismo per risolvere il nodo degli asset tossici. Pur senza alcuna conferma da parte delle autorità, l'idea che si possa ricorrere all'aiuto dei privati per ripulire i bilanci delle banche sembrerebbe accreditata, visto i costi decisamente più contenuti.
Le autorità, infatti, si limiterebbero a offrire garanzie pubbliche così come è stato fatto per Citigroup e Bank of America.

Secondo il New York Times, gli investitori privati acquisterebbero a un prezzo fortemente ridotto gli asset delle banche e otterrebbero una garanzia del governo sulle future perdite che potrebbero verificarsi.

Inoltre - secondo la Cnbc - il piano potrebbe includere la possibilità di convertire le azioni privilegiate detenute in istituti di credito in titoli ordinari, così da poter influenzare le decisioni del management. Fino a ora il dipartimento del Tesoro si è limitato a precisare che l'obiettivo del progetto è quello di rafforzare l'economia americana, permettendo al credito di continuare a girare verso famiglie e imprese.

Inoltre il progetto fisserebbe dei paletti sulle modalità di spesa dei soldi dei contribuenti, che vanno utilizzati in modo più "responsabile, controllato e trasparente". Il progetto sarà svelato poco prima che il presidente della Fed, Ben Bernanke, appaia in Senato per un'audizione sull'attuazione dei programmi a disposizione della banca centrale a sostegno del credito.

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